Siamo qui all’aereoporto di Lamezia Terme, in attesa di prendere l’aereo di ritorno per Bergamo; le bici già imballate alla bell’è meglio con dei cartoni racimolati nei negozi; ho appena intravisto un sempre verde Gianni Bugno, (probabilmente è in aereoporto come pilota di elicotteri, attività che svolge tutt’ora), idolo della mia infanzia ciclistica quando credevo che il ciclismo fosse pulito, e sto vagando per le librerie.
Di solito negli aereoporti si trovano solo grandi classici o romanzi di ultima stampa; invece mi balza l’occhio su “Cicloturisti in Calabria”, dove Roberto Giannì ripercorre l’impresa di Luigi Vittorio Bertarelli (fondatore del Touring club ciclistico Italiano poi diventato TCI) seguendo il suo cicloviaggio in Calabria di fine ottocento.
Rivivere le emozioni del nostro viaggio nelle parole dei due cicloturisti, confrontando le esperienze così distanti dalle nostre è stato un piacevole compagno durante il volo di rientro: 1897 il primo viaggio, con un mezzo da 20 kg su strade sterrate, 2006 il secondo viaggio con mezzi più moderni ma con la stessa attenzione per i paesaggi e le persone incontrate.
Per gli amanti dei viaggi e dei paesaggi con un occhio alle persone che incontrano.