24h Val Rendena 2008: Podio!!!!!

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Gliela ho buttata lì così, dopo un giro in bici: “Hai voglia di fare la “24h in coppia?”. Non mi sentivo pronto per farla da solo, non ero riuscito a prepararla a dovere; così, dopo il suo OK, ci ritroviamo Daniele ed io a gareggiare in categoria M2; saranno pur sempre 12 ore a testa… e non sappiamo bene chi, cosa, come pedalerà, dormirà, mangerà…..Arriviamo a Caderzone un po’ tardi, alle 10:30, quando tutte le squadre sono pronte e già c’è gente che si riscalda e prova il percorso; siamo veramente in tanti, e troviamo posto lontani dal traguardo; se rispetto alla 12h di Dimaro non avremo la noia dell’altoparlante, per Giorgia sarà difficile seguirci, e per noi più arduo rientrare alla base di notte, mezzi storni come i criceti a forza di girare sul percorso…Il nostro “tendone” sta in piedi per miracolo, dormiremo (quel poco che riusciremo a fare) metà in tenda e metà in auto; come al solito il fedele fornello usato in tanti viaggi in bici ci fornirà la sostanza per pedalare a lungo.Abbiamo il tempo per confermare l’iscrizione e per assistere al briefing prima della partenza in cui vengono spiegati i cambi; il tutto sembra gestibile in maniera tranquilla, anche se sicuramente avremo a che fare con le squadre da otto persone che avranno di certo un’altra velocità. Decidiamo di comune accordo che parto io per i primi due giri; continueremo così fino a sera per poi allungare i turni. La partenza è dalla piazza del paese alle ore 12 esatte; al colpo di cannone partono tutti come i razzi, in testa le squadre da sei che gareggiano per il titolo italiano e poi tutti noi alla rinfusa; occhio a non farsi coinvolgere da cadute, manubri che si infilano in ogni dove, ruote e pedali… mi ricordo l’anno scorso al circuito di Dimaro che soprattutto le curve a gomito erano molto pericolose, e su questo circuito ce ne sono parecchie. Ci sono poi due punti chiave diciamo pericolosi; due discese dall’argine sul Sarca con pendenze elevate, il secondo dei quali in prossimità dell’arrivo ha uno scalino violento che è meglio affrontare nella giusta maniera; al secondo giro uno da dietro in estasi creativa da freeride sbaglia e rotolando sulla bici quasi tira a terra me ed il tipo che ho a fianco. Per il resto il percorso è veramente facile, ci sono parecchie curve a gomito e si è sempre sui pedali per rilanciare la velocità; si risparmiano anche le cambiate poiché con un rapporto dietro e la corona media e grande si fanno praticamente tutte le salite e discese; ancora una volta mi risulta comodo il bloccaggio forcella perché ci sono un paio di rampe su asfalto da affrontare a tutta velocità in piedi sui pedali.Il problema principale sembra esser il gran caldo e la polvere lungo il tracciato; basta un giro per ridursi come alla Dakar, spero di aver dietro abbastanza abbigliamento…..

Esauriti i primi due giri passo la palla a Daniele; sono già sudato come non mai, è veramente afoso; mi godo un po’ di minuti in zona cambio per vedere come si comportano le squadre; c’è veramente differenza tra i solitari che passano con il loro ritmo placido e ci componenti dei team che partono a tutta; ad un certo punto mi suona il telefono; con sorpresa vedo il numero di Daniele e già penso al peggio: mi dice che ha bisogno di un cambio e che sta arrivando in zona; mi precipito al mio posto. Cosa sarà mai? Quando lo vedo arrivare vi fa segno con la sella in mano che ha rotto la sella!!! E pensare che avevamo previsto ruote di scorta, pastiglie freno, ma non la sella; per fortuna nel tempo in cui io faccio un paio di giri riesce a racimolare a caro prezzo una sella nuova; ora parte a tutta, il tempo per “farsi il culo” sulla sella ce l’avrà!!! Man mano che giriamo capiamo che è ora di allungare i tempi di percorrenza; infatti non riusciamo ad essere particolarmente veloci e con soli due giri non abbiamo abbastanza tempo per riposare; allunghiamo così ad un’ora, un’ora e mezza e poi due ore; in quel tempo chi è fuori si presenta alla partenza aspettando l’arrivo del compagno; è un po’ complicato, ma non riusciamo a chiudere i 4 giri in un’ora esatta, sarebbe troppo alta la media.Escono le prime classifiche e siamo terzi, ma ci sono ancora 5 coppie tutte molto vicine; per ora va bene e non forziamo; non ho ancora visto chi sono i nostri avversari, la coppia 214 e 206. Le medie sono ampiamente sopra i 20 km/h, chissà se riusciremo a tenere questo ritmo. Il turno dalle sei alle otto è il primo da due ore; si rivela impegnativo perché fa molto caldo e non riesco a bere ; sul finire ho qualche accenno di crampi, e sono contento di dare il cambio a Daniele; mentre mi riposo passa a trovarmi Marco che sta a Tione: mi alzo dal mio umile giaciglio e le gambe partono alla rinfusa per conto loro, sono i crampi!!! Come al solito il bere poco mi ha portato a questo; cerco di recuperare bevendo molto dei reintegratori, poi Marco gentilmente mi porta un caffé doppio e sono pronto a partire; nel frattempo sono arrivati i genitori di Daniele con un pò di frutta ed acqua. Alle dieci parto sotto una girandola di fuochi d’artificio; li vedo sparare sotto di noi dal Sarca e l’effetto è notevole. Il turno dalle 22 a mezzanotte si rivela proficuo: a metà circa raggiungo uno che i sembra della coppia 206 che sono davanti a noi; ad un certo punto mi giro e chiedo: “Ma mi hai doppiato o ti ho raggiunto io?”. Mi risponde che lo ho raggiunto io con un altro gruppetto; quindi ora siamo appaiati al secondo posto, ma non c’è frenesia di gara. Facciamo due chiacchiere mentre facciamo due giri assieme; il ritmo è comunque spedito ma si chiacchiera volentieri di sport e di gare prossime (ma come, non ne avete abbastanza???). Al cambio capisco che sarà dura tenerli; loro fanno turni da tre giri (circa un’ora), noi facciamo ora turni da tre ore per provare a riposare un pò e vedremo quale tattica sarà la migliore; arrivo alla tenda giusto per mangiare la zuppa preparata da Giorgia e poi mi sdraio per riposare; in qualche modo riesco a dormire, ma quando sento la sveglia alle 3:15 mi alzo che son cadavere; è dura rimettersi in moto! Do il cambio a Daniele che mi sembra altrettanto provato; per fortuna si va verso la luce del sole e giro dopo giro la gamba migliora; quando albeggia l’umore migliora e la pedalata pure; certo di incitare un po’ i solitari che arrancano, ma non mi rispondono nemmeno, probabilmente in trance completa; l’unica sempre fresca sembra essere la Menapace che conduce la gara femminile: con la sua 29er e spesso in piedi sui pedali viaggia tranquilla senza apparente sforzo.Gli ultimi giri del mio turno sono proprio tosti; cerco di mangiare e di bere, ma sono alla frutta; do il cambio a Daniele alle sette di mattina che sono un po’ a corto di benza….che c’è di meglio allora che un bel piatto di riso coi funghi preparatomi dalla Giorgia???? Una lauta colazione….Do un’occhiata alla classifica; la nostra tattica non ha pagato ed ora siamo indietro di 3 giri dai secondi, ma avevo già capito come sarebbe andata a finire: piuttosto vedo che durante la notte sono cambiate le cose e dietro il team di Storo che sembrava tallonarci è naufragato ed invece sono avanzati altri team che comunque sono a 2 giri di ritardo. Dovremmo riuscire a stare sul podio; i primi sono invece proprio irraggiungibili; durante la notte li ho visti passare via a velocità esagerate.

Ora c’è solo da conservare la posizione; do il cambio verso le dieci di mattina a Daniele; entrambi ormai sembriamo piuttosto provati, e ci scambiamo poche parole; il clima migliora lungo il percorso, ed ora hanno tempo di scherzare in tanti; noto che i gruppi delle squadre non riescono più a fare velocità stratosferiche; con un paio di squadre vedo che accelerano nella parte iniziale e finale ma poi li riprendo facilmente lungo il percorso; del resto si sa che la differenza tra squadre e solisti non è poi così esagerata come le forze in campo farebbero presumere.

Gli ultimi giri che dovrebbero esser una passeggiata si rivelano invece difficili; occorre non perdere la concentrazione perché fermarsi una mezzora prima significherebbe perdere la posizione; vedo che nessuno molla, nemmeno i primi che sono ampiamente davanti; faccio un ultimo giro a tutta, sperimentando quello che vorrebbe dire essere in una squadra da otto: riesco a spingere dappertutto, tanto all’arrivo do il cambio a Daniele per l’ultimo giro; siamo terzi!!

Eccoci qua in posa con la luganega e l’ombrello, meritati premi!

Le foto del podio non ci sono perché Giorgia era troppo emozionata e ha fatto confusione con il telefonino.
Podio 24 h Val Rendena

Ecco le classifiche:

Classifica Generale 24h Val Rendena 2008

Classifica M2 24h Val Rendena 2008

Ecco una sintesi dei tempi fatti da noi e dalle due coppie arrivate sul podio.

Team Two is megl che
one
Team Terra Pista Comano Bike
Giri percorsi 85 89 95
Tempo totale oltre le 24 ore 0.03.23 0.10.22 0.27.35
Tempo medio 0.16.59 0.16.23 0.15.27
Tempo minimo 0.14.45 0.14.11 0.13.24
Tempo Massimo 0.20.35 0.19.13 0.34.19
Atleta Giacomelli Grassi Miorelli Ferrari Pellegrini Degiampietro
Giri percorsi 43 42 49 40 48 47
Tempo totale (ore) 12.05.35 11.57.48 12.43.09 11.27.13 12.17.56 12.09.39
Tempo medio 0.16.52 0.17.05 0.15.34 0.17.11 0.15.22 0.15.31
Tempo minimo 0.14.19 0.15.11 0.13.34 0.14.48 0.13.19 0.13.29
Tempo Massimo 0.20.22 0.20.48 0.18.05 0.20.21 0.17.55 0.50.43
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