Traversata Vigolana – Scialpinismo 2008

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Scialpinismo d’altri tempi verrebbe da dire, se non altro perché mio fratello Gian ed io l’avevamo fatta addirittura lo scorso millennio; si trattava del lontano 1998 quando con attrezzatura pesantissima impiegammo circa 6 ore per partire da Vigolo Vattaro, salire in Ceriola sopra Mattarello, traversare verso Cima Vigolana e Becco di Filadonna ed arrivare al Cornetto di Folgaria….Finita la salita, pensando di goderci la discesa, avevamo avuto l’amara sorpresa di trovare la vecchia pista del tutto sgombra di neve, dovendo scendere a piedi fino all’abitato di Costa di Folgaria. A quel tempo sapere le condizioni di una pista a 30 km da casa era un’impresa ardua… anche se sarebbe bastato telefonare!

Adesso sembra tutto più facile, no? Attrezzatura super leggera, allenamento rodato da anni ed anni  di scialpinismo, meteo consultabile su una miriade di siti indica una permanenza di bel tempo, la conoscenza del percorso (fatto in un verso e l’altro almeno una ventina di volte, alcuni pezzi in bici, altri a piedi) ci fanno sembrare questa traversata una passeggiata. Eppure l’incidente a Giorgia di ieri, la grande quantità di neve, il gran freddo (alla partenza saranno -9 e così saranno fino in cima alla Ceriola) mi fanno essere cauto. Partiamo alle sette; l’altra volta era febbraio e c’era poca neve; adesso la neve è presente fin dal parcheggio; un breve tratto a piedi nel bosco e poi ci immettiamo sulla forestale  battuta per bene per le slitte; al sentiero per Malga Derocca si devono rimettere gli sci sullo zaino fino alla Carbonara dei Frati (o Polsadora per i non credenti…..), dopo di nuovo sugli sci; al Croz de la Caora ci voltiamo a fare due foto alla Valsugana, ancora immersa nelle nebbie mattutine. Sotto Malga Derocca deviamo decisi per la Cima Ceriola; è incredibile come questo bosco mi sembri ampio ed amico con la neve; percorso in estate a piedi ed in bici sembra cupo ed infido, ed invece si aprono orizzonti per sciare anche qui in Vigolana! Ora siamo proprio sopra Mattarello; alla nostra destra il canale che scende ripido verso la Val d’Adige e che sarà una prossima meta: stiamo accorti nella traccia sulla cresta per cima Ceriola, la neve è veramente tanta! Sulla cima ci accoglie un tiepido sole; in lontananza si perde la nostra meta, il Cornetto di Folgaria; alla nostra destra i pascoli di Malga Palazzo che inviterebbero ad una tranquilla sciata al sole; il traverso è lungo ma privo di difficoltà; arriviamo comodamente alla bocca della Lavinella percorsa quest’inverno; qui siamo indecisi se salire a Cima Vigolana oppure no; le condizioni non ci soddisfano e preferiamo continuare in costa piuttosto rapidamente; al sole la temperatura ha fatto un balzo di parecchi gradi e da -8 siamo a +8! Sotto il Becco di Filadonna notiamo delle tracce in lontananza; qualcuno è venuto da Folgaria verso di noi; le seguiamo per l’ultimo tratto di cresta verso il Cornetto. Qui si arriva al famigerato “Giacomelli Step”; ovvero uno spuntone di roccia che anni fa ci aveva fatto un po’ penare; ci eravamo saliti sopra e poi eravamo saltati giù dall’altra parte per non rischiare di scivolare nel vallone verso il passo della Fricca; ora invece c’è talmente tanta neve che non ci sono problemi ad aggirarlo; ultimi metri verso il Cornetto, come al solito affollatissimo; poi divertentissima sciata su neve dura fino a costa di Folgaria mentre parecchia gente sale con sci e ciaspole.  

Traversata Vigolana KMZ file

 

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