Vigola Easy Trail – Podismo 2018

Tempo di lettura: 2 minuti

Ma sì dai, prendiamocela easy!E che fare altrimenti?

Con la caviglia dolorante……

Con un raffreddore inaspettato in questo ottobre dal clima estivo….

[CENSORED]

Abbiamo già detto che alla terza scusa non ci crede più nessuno, tantomeno ai podisti che sono falsi come pochi, secondi solo dietro ai fungaioli forse.

La giornata è troppo bella infatti per non farsi una passeggiata nei boschi; così sprono i due marmocchi a montare in bici fino a Bosentino, li parcheggio al baby-sitting (Giorgia infatti è raffreddata pure lei) e poi mi schiero al via, sperando che non ci siano grossi nomi che mi tirano il collo.

Si parte e mi si accoda un ragazzotto che potrebbe essere mio figlio (born in 2001); verifico un po’ la sua stoffa e il ragazzo cede alla prima salita…. ma rimane dietro, incollato a 100 metri; ai primi tornanti lo sprono, poi accelero nel bosco. Credendo di esser al sicuro mi godo il percorso segnato nei boschi sopra Bosentino: i colori si stanno accendendo d’autunno, le foglie segnano i nostri passi e ci sono castagne dappertutto. La caviglia si è ormai scaldata e non fa più male. Senza rendermene conto sono già al castello di Vigolo e…. poffarre!

Il ragazzo è dietro.

Accelero nella discesa dal Feles, poi entrando a Bosentino ormai salvo (insomma, una vittoria val sempre la pena!) vengo dirottato su un bivio inutile; incerto dopo 100 metri mi volto e vedo che il ragazzo viene fatto svoltare verso il traguardo. Eh no, però! Così non vale! Ritorno sui miei passi e lo recupero, e si taglia il traguardo assieme.

Per quanto riguarda la gara non mi dilungo qua sul dualismo Sky Race – Trail che ha spezzato in due i cuori sportivi dell’altipiano; 250 iscritti entrambe le gare (un po’ meno per la Skyrace in verità, ma era una distanza sola contro le tre) e pubblico ripartito tra trentini grattacrozzi per la Skyrace e forestieri piedidolci per il Trail. Perché non essere contenti allora? Perché insistere in questo fanatismo da entrambe le parti?

Stiamo solo parlando si sport in fondo; e lo sport, di solito, unisce e non divide.

 

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