Maurizio Pallante -La felicità sostenibile – Libri 2012

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LaFelicitaSostenibileIncredibile, al mare con due boci al seguito sono riuscito dopo mesi a leggere un libro (merito del tornado suocera)…. e mi ricordavo ancora come si faceva: da sinsitra a destra, lentamente, riga per riga, lasciarsi trasportare nelle immagini, nelle situazioni, nei concetti modellati dal cervello che lavora, lavora di fantasia… che gran cosa la lettura!!!!
Maurizio Pallante è l’ideatore del movimento per la Decrescita Felice un movimento che sostanzialmete dice: “Perché devo lavorare come un matto per accumulare ricchezze che mi serviranno per pagare altre persone che si occupino dei miei affetti, delle mie cose?”.

Questo è quello che interpretiamo noi, che già da tempo ci diciamo: perché lavorare di più quando poi on ho tempo (e soprattuto nell’uomo moderno), non ho più energie fisiche e mentali per portare i bimbi al parco, per aggiustarmi la bici, fare l’orto, pitturare la casa?

In sé il libro non porta nulla di nuovo, soprattutto in chi, come noi, ha avuto la fortuna di avere genitori di tradizione contadina che hanno saputo trasmettere l’amore per la terra, per il sapersi fare le cose. Se poi guardiamo indietro nel passato persino Kennedy nel lontano 1968 aveva fatto un discorso simile, che riporto sotto; comunque il libro vale la lettura.

Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jpnes, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

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