Fuori stagione si può godere di un inaspettato silenzio sul Garda, terra solitamente affollatissima in ogni periodo dell’anno. L’ultima volta sono stato qua nel 2018, per la festa della Ponale; c’è stato un periodo, durante il Bike Festival, che salivamo sul Tremalzo almeno una volta alla settimana; una volta addirittura avevamo organizzato un pullman da Ledro, il primo esempio di bike shuttle. Nulla è cambiato da allora: la interminabile strada militare (qualche pezzo è stato addomesticato con selciato cementato), la rampa di Passo Nota che tagliava le gambe alla Bike Extreme di Limone la galleria umida sotto il passo, le splendide viste a picco sul lago di Garda, il menu terribile del Rifugio Garda con la solita cortesia di anni fa e le solite moto da cross che in terra bresciana se ne fregano di divieti.
Alle nove di mattina attraversiamo una Riva deserta e sonnolenta.
Nuovo ingresso della Ponale, già pronta per il giro completo del Garda
Ponale tutta per noi questa mattinaPanorami sempre magnifici sul GardaIl piccol oFeddel guida il gruppo; insegue Nadia con il cestello e poi Stefano e Bicio.
Oggi siamo riusciti ad arrivare a Punta Larici addirittura in bici; la bassa stagione ha i suoi pregi.
Peccato per la foschia in fondo al GardaPanorama verso nord da Punta LariciDopo Punta Larici si sale a Malga Palaer e, dopo un breve tratto di sentiero pedalabile, riprende la strada sterrataA Passo Guil si incrocia la strada che sale da LeanoBella la mia nuova bike!Bicio coriaceo non molla nonostante la stanchezzaInterminabile la strada militare del TremalzoOgni tanto qualche galleriaLA conca di San Michele, sopra Vesio
Prima parte del sentiero 222 che parte dalla malga sotto il passo Tremalzo