Leano – Tremalzo – Malga Giu – Mountain Bike 2009

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Altro che NOWORK TEAM!

Ormai i nostri giovedì sono diventati momenti di confronto su importanti temi della vita sociale; la volta scorsa era la volta del rapporto uomini donne prima e dopo il matrimonio, oggi siamo in vena di filosofeggiare sul lavoro e sull’approccio all’italiana; del resto si prova di tutto per far parlare uno che è in forma, e quindi per farlo rallentare.

La volta scorsa era Bonny ad esser in palla, oggi c’è KarlHeinz che pompa e Bonny insegue…. quando toccherà a me battere la fiacca?? Speriamo non proprio domenica alla Bike Extreme….

Partiamo da Riva del Garda che albeggia; purtroppo il meteo non è dei migliori e si vede solo nebbia bassa che, a detta del proverbio, dovrebbe lasciare tempo buono. KarlHeinz scorretto aprofitta di una pausa e si lancia all’attacco lungo la Ponale; Bonny ed io ci lanciamo all’inseguimento a tutta, tentiamo la carta psicologica  con grida del tipo “Sei finito ormai!”, “Non ne hai più dentro!” che amplificate dalla galleria assumono toni orrifici. Per fortuna nostra il cambio di KarlHeinz ha un problemino e si ferma per correggerlo ed il gruppo si riunisce.

Tornati a più miti consigli usciamo sulla statale della Val di Ledro e svoltiamo subito a sinistra verso Leano; è una strada che non conoscevo e che si dimostra subito ostica; per fortuna il fondo è cementato; si respira in prossimità di Leano, un angolo di pace incredibile nascosto nei boschi a 900 metri di quota. Si sale ancora un pò e poi a Passo Guil ci si immette sulla strada che scende dal Tremalzo; in breve siamo a Passo Nota e di qui la lunga ascesa verso il passo. Peccato che le nebbie persistano e ci nascondano il lago; del resto migliaia di bikers da tutto il mondo vengono su questa strada.

Arrivati al rifugio Garda gustiamo un cappuccino (certo che lo strudel non è proprio dei migliori, ed anche la cortesia lascia a desiderare, ma del resto siamo in Trentino no?) e poi giù all’altra parte; sui pascoli del Tremalzo ancora vacche in questo caldo ottobre.

Deviamo a destra poco prima del rifugio Garibaldi su sterrata, una beve risalita e poi giù fino al Bivio del Caset dove si prende il segnavia SAT 419; questa è strada fino a sopra a Malga Giu dove deviamo a sinistra per il 456; si tratta di un bel sentierino con alcune risalite e qualche tratto tecnico estremamente piacevole, un bel “flow” come si usa dire ora negli ambienti giusti.

Qualche tratto lo facciamo a piedi, del resto le bici non sono proprio da freeride; Bonny insiste con il freno, la sua è una azione trialistica, ci credo che ha fuso i dischi dell’altra bici!!! A queste velocità non dissipano calore a sufficenza, meglio mollare un pò: ruota semrpe dritta ed un minimo divelocità aiutano soprattutto nella seconda parte del sentiero, più impervio e rovinato.

Finalmente alla strada, che regala panorami sul lago di Ledro; pace e tranquillità a disposizione dei turisti presenti, quasi tutti stranieri.

Discesa veloce per la Ponale, stando attenti a quelli che salgono, è ormai l’una passata.

 

Leano Tremalzo Malga Giu KMZ file

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2 comments to “Leano – Tremalzo – Malga Giu – Mountain Bike 2009”
  1. Un maestro di mtb non dovrebbe nemmeno accettare la compagnia di persone che non mettono il casco!!! Istruisci meglio i tuoi compagni di avventure.

  2. Che ci vuoi fare…. bisogna aver pazienza con gli anziani…..hanno le loro ideee e non gliele levi…
    Oooops se mi legge KarlHeinz!!!

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