Portule: dalla val di Sella porta Renzola e porta Trentina – Scialpinismo 2021

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Oggi avevo voglia di rifare il Portule (o Kempel in cimbro) dalla val di Sella: le nevicate di questo inverno lasciavano presagire un buon innevamento fin o in valle e così ho convinto Paolino e Capitan Romanese. Inoltre la partenza è esattamente a 29 km da casa e con le restrizioni “arancioni” di questi giorni è il massimo che ci possiamo permettere. Non per niente anche Palù del Fersina, da dove sono partito per il Croce la settimana scorsa, è proprio a 28 km da casa.

Esattamente 12 anni fa avevo fatto la prima salita con Marco Bezzi non ancora MarcBezos; e un mese dopo, in prini preparativi di matrimonio, avevo salito il vallone del Kempel con MotoBressan e Ale.

Scialpinsitica del Portule dalla val di Sella
All partenza i prati in prossimità dell’Hotel Legno,, a 900 metri di quota, sono ancora perfettamente innevati.

Nel bosco soprastante, fino a incrociare la strada forestale per la Baita Lanzola, dobbiamo invece ravanare un po’ nel bosco, con parecchi pezzi senza neve ormai.

Baita Lanzola
Passiamo a Baita Lanzola immersa nell’ombra. Da qui in poi si scia in campo aperto.
Porta Renzola sotto il Portule
Alla Porta Renzola si arriva al sole dell’altopiano.
Porta Renzola sotto il Portule
Porta Renzola sotto il Portule
Resti dell'incendio del 2015 a Porta Renzola: sullo sfondo il Portule
Resti dell’incendio del 2015 a Porta Renzola: sullo sfondo il Portule
Cima del Portule o Kempel in cimbro
Cima sventata del Portule
Capitan Romanese sempre allegro in cima
Paolino invece un po’ riflessivo oggi.
Entrata al vallone del Kempel dalla porta Trentina
Entrata al vallone del Kempel dalla porta Trentina
Capitan Romanese attende Paolino all’ingresso del tratto ripido della Porta Trentina.
Oggi Capitan Romanese molto spigliato nella sciata.
Certi tratti mi ricordano la Vigolana
Imbocco del canalino finale
Baita Lanzola inondata dal sole.

Alla fine il pezzo più divertente è stato inseguire il Capitan Romanese nel bosco, schivando alberi, schianti, e tratti senza neve; la nostra sci-ostinazione a chi toglieva gli sci più tardi si ferma alla presa dell’acquedotto, circa 50 metri sopra la strada dove avevamo l’auto. Io ho vinto in virtù dell’ultima figura sul tovo finale, eseguita con curva saltata sotto gli occhi increduli del Capitano.

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E alle 13 ero a casa, pronto per andare a seguire i primi allenamenti dell’Oltrefersina; una bella frullata di gambe! Temperature estive, sono andato con manica corta!

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