Gara onesta, ma senza la brillantezza che ci voleva.
Prima del via ci chiedono di ricordare un atleta del Lagorai Bike morto l’anno scorso proprio durante la gara; più che un atleta uno di noi, uno con moglie e figli che si diletta in questo gioco; durante la gara poi, al passaggio nel parco fluviale di Telve, passeremo accanto al cippo che lo ricorda.
Ho collaudato in gara il monocorona montato al posto della doppia, e devo dire che in un percorso intricato, pieno di curve, rilanci e contropendenze ha risposto più che bene; forse erano le gambe che non rispondevano oggi: tanto fresche domenica scorsa su 15 km di corsa, tanto imballate oggi.
Per il resto questa gara necessità di potenza e scatto, le salite sono corte ed intense, ed in un baleno perdi minuti su minuti senza accorgertene; prestazione onorevole per il mio stato di forma attuale sulla bici; il cuore pompava bene, ma le gambe non avevano la potenza necessaria.
Nonostante questo e complice l’assenza di persone infortunate (Stefano, Roberto, Luca e proprio Paolo caduto proprio oggi davanti a me in una discesa poco insidiosa) chiudo il Trentino MTB in 49esima posizione assoluta, 5° di categoria M3 e 35esimo degli scalatori. Tenuto conto che tra i primi abbiamo beneficiato tutti dei 900 punti di chi ha fatto le 6 gare e dei due punteggi di scarto devo dire che abbiamo fatto un bel po’ di battaglia noi dietro, e si esclude la sfiga alla Val di non e alla Vecia Ferovia, i problemi ai freni alla Val di Sole forse avrei potuto persino giocarmi la quarta posizione.