Scanuppia – Malga Imprech – Malga Palazzo – Derocca – Mountain Bike 2008

Questa infame salita su cemento sulle pendici a sud della Vigolana che parte da Calliano e sale fino ai prati di malga Palazzo e malga Imprech è salita alla ribalta della cronache quest’estate quando il giornale L’Adige aveva pubblicato un resoconto definendola la salita più dura d’Europa, con punte del 46%, ben evidenziato da un eloquente cartello poco dopo il ponte sul rio Secco.
D’ improvviso una salita che avevo fatto più volte (la prima nel 1990 con la mia MTB rigida e mi ero fracassato i polsi a scendere a Vigolo) e che avevo dimenticato era sulla bocca i tutti i ciclisti i quali si dividevano tra chi l’aveva fatta e chi no: è tempo di ritornarci e dunque sia salita della Scanuppia allora!

Lasciate ogni speranza o voi ciclisti che vi spingete su questa salita; i polpacci urleranno di dolore, il fiato non sarai mai abbastanza, la bici  si impennerà ad ogni pedalata e non pensate di fermarvi, non riuscirete a ripartire!

Il CC Senza Freni ha lanciato l’adunata per oggi; si uniscono anche i due di Telve del Lagorai Bike e a Mattarello ci aspetta Marten, l’italo-olandese o olando-italo, che rimonta in bike dopo due anni di sola bici da corsa ed un ginocchio malandato. Scendiamo a Mattarello da Valsorda lungo il sentiero del Dos dal Pine poi in ciclabile fino a Calliano, con Marten che tira i 40 all’ora per preparare a dovere la gamba. Alla partenza incontriamo un gruppo di bikers di Calliano che ci faranno compagnia per tutta la salita.

E poi che dire? Ecco alcuni dei commenti registrati:

Allora si parte piano? (Dal gruppo: certo, e magari dopo acceleri?)

Ognuno va su col suo ritmo.. (Dal gruppo: perché, volevi fare anche a gara?)

Bisogna impuntarsi sulla sella anche se fa male (Dal gruppo: ah si? A me un po’ piace!)

Io avrei più paura a farla in macchina (Dal gruppo: mah, a me non farebbe proprio schifo…)

Il brutto è alzarsi la mattina, poi il  resto è piacere… (Dal gruppo: mah, in certi momenti sulla salita pensavo che avrei fatto bene a rimanere a dormire oggi….)

Non male vero per una salita che toglie il fiato, vero?

Ecco allora un simpatico video della prima parte della salita: (io avevo la scusa di fare il resoconto della giornata e potevo fare più pause).

Dopo la località Scanucieri la salita lascia un po’ di respiro; si riesce a fare due chiacchere e dopo una ultima impennata in cemento  siamo finalmente sui prati  di Malga Imprech; allunghiamo un po’ verso la magnifica Malga Palazzo, una struttura estiva risalente al 1500  di proprietà dei conti Trapp e porta al centro della Riserva Naturale Guidata della Scanuppia: la costruzione affascina non solo per l’imponenza, ma anche per la posizione; ci si domanda ogni volta cosa ci faccia una malga simile in un posto di così difficile accesso: la storia ci insegna che fu casa estiva per attività venatoria, poi fortificata in parte per i dissidi tra i comuni di Besenello e Folgaria e poi ancora utilizzata per attività pastorale.

Peccato per la giornata poco limpida; non si riesce ad apprezzare tutto il panorama.

Da qui finalmente si fa mountain bike passando per i Prai Alti sotto la Cima Ceriola e poi a Malga Derocca: sentiero, strappi su acciottolato in cui si fa a gara chi mette giù il piede per ultimo, tratti esposti verso Mattarello; al Sas de l’Aquila optiamo per il sentiero basso (anche  se io mi ricordo che a destra si viaggiava tranquillo) che impone alcuni tratti a spinta. Arrivati a Malga Derocca troviamo pronto il pranzo… che volere di più???

Dopo un paio di grappe ed una visita obbligata alla chiesetta dedicata alla Madonna delle Nevi, costruita dal babbo con i compagni del GREZ nel 1958, scendiamo verso Vigolo Vattaro; complessivamente un gran bel giro; la salita della Scanuppia è solo una piccola parte di cosa può dare la Vigolana alla mountain bike.

Scanuppia Malga Palazzo Malga Derocca KML file