Prosecco bike trip 2007 – Monte Grappa e Montebelluna

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Arriva la primavera e le gambe scalpitano; la voglia di cominciare è tanta, sperando nel bel tempo e nel caldo sole di Aprile, capace di scaldare le ossa; l’inverno scorso non è stato tanto freddo, e siamo pronti ad uscire.

Si avvicinano i ponti di primavera ma né io né Giorgia abbiamo voglia di tuffarci in autostrada ed affrontare le code per andarea Sud, verso le colline che tanto ci piacciono, docili da pedalare.

Così decidiamo di andare vicino; la scelta cade sulla terra del Prosecco, da noi visitata a febbraio in occasione della mezza maratona di Vittorio Veneto. A noi si unisce Fabrizio.

Bassano Monte Grappa Montebelluna GPX file

 

Partiamo da Bassano e subito ci pappiamo la salita del Monte Grappa; la giornata è splendida, una aria frizzante fa venire voglia di panino al salame, ma teniamo dur fino in cima; saliamo in compagnia di alcuni cicloturisti, questa è una salita test per molti. La strada è lunga, la prima parte abbastanza dura, poi un pò spiana e la vista si apre sui pascoli d’alta quota; aspetto Giorgia e monto sulla mia bici il suo portapacchi; ad inizio stagione ancora fa fatica, ma arriva in cima poco dopo di noi.

All’albergo in cima stanno ancora rodando gli ingranaggi per la stagione, e non sono proprio pronti a servirci, ed abbiamo una fame da lupi!!! Facciamo due chiacchere con un ciclista che ci indica una via di discesa alternativa che ci permette di scendere più facilmente verso Montebelluna, passando per Possagno; la discesa è entusiasmante; una stradina contorta e strettta, libera da auto che ci porta in un attimo in pianura; ci sono ancora alcuni colli da scalare: Monfumo, Castello e poi Cornuda; siamo in vista del traguardo della prima tappa, dove il giorno successivo c’è la gran fondo del Montello.

La città brulica di ciclisti e biker, ci sono spettacoli e concerti, per un giorno sembra una vera città della bicicletta; guardandomi attorno mi verrebbbe da iscrivermi alla gara, ma abbiamo già 80 km nelle gambe e siamo ad inizio stagione….. Cogliamo l’occasione per cominciare ad assaggiare del prosecco negli stand locali, uno tira l’altro ed a stomaco vuoto cominciano a fare effetto: cerchiamo un locale ma la città è piena, e dopo la bici ci tocca una scarpinata per la città alla ricerca di una pizzeria, trovandola solo alle nove di sera, ora alla quale avremmo anche rosicchiato il tavolo.

Troviamo posto per dormire da una simpatica signora in pensione che affitta camere; i figli sono all’estero ormai e lei, da buona veneta che non sta mai con le mani in mano, arrotonda con questo e con un periodico locale da lei diretto. E’ molto orgogliosa della propria terra e dopo una abbondante colazione insiste nel fare un brindisi (un paio in verità!!) al nostro giro con del Cartizze.

Nel parcheggio intanto due bikers, ospiti anch’essi del nostro affittacamere, stanno preparando le biciclette; la signora ci dice che non hanno voluto colazionare. “Abbiamo le nostre cose” le hanno detto versando strani liquidi nelle borracce; ci domandiamo quale sia il vero ciclismo; quello nostro lento e sgangherato oppure quello loro ipertecnologico?

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