La solita domenica mattina nelle nebbie; qua a Vigolo non ci capiamo più nulla; è ottobre e sembra agosto, con temporali che lasciano nuvole basse davanti alle finestre; c’è umidità, altra cosa sconosciuta qua.
Poco dopo esce il sole, e sento l’SMS di Stecchino che chiama a raccolta per la gitona della domenica in {it:Lagorai}; che pigro sono diventato, mi tocca aspettare la chiamata degli amici….
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Stecchino ci passa a prendere sul suo nuovo VW Transporter pronto surf, per un giorno prestato alla montagna; parcheggiamo nel parcheggio privato, subito ci si fa incontro la vecchietta che gentilmente ci ammonisce di parcheggiare vicini vicini (così ci stanno più auto chiaramente).
Lemmi lemmi ci incaminiamo e man mano che ci alziamo dal bosco scopriamo di essere assediati dalle nuvole che arrivano dalla pianura e che si frantumano contro la bastionata del del Lagorai; di solito gravide di pioggia o neve, questa volta ci regalano una giornata stupenda.
Il lago di Erdemolo è di un colore stupendo, ma il confronto con i ricordi di bambino, e del mini ghiacciaio che c’era, sono inevitabili.
Faccio una puntatina al Sasso Rotto, che rivela un inaspettato finale alpinistico; mi attacco ai roccioni presenti, sperando di non tirarmi giù quest’ammasso di roccia; in cima il paesaggio è spettacolare. Questa parte di Lagorai è veramente incredibile ed ogni volta c’è un posto nuovo da scoprire; è montagna frequentatissima dai trentini eppure trovo in cima un gruppo di emiliani, veramente simpatici. Discesa verso il rifugio Sette Selle.