Onore al merito e alla simpatia di Martino Fruet; non solo a oltre 40 anni suonati è ancora sui campi di gara (come me del resto…. con altre prestazioni sigh!), ma l’entusiasmo e la passione che ci mette sono quelle di un bambino.
Reduce da un 12esimo posto alla gara degli Internazionali d’Italia corsi in mezzo al fango, si presenta al via della Sudtirol Cup per vincerla, come al solito; e prima del via mi da una mano a raddrizzare a mano il forcellino del cambio che mi faceva saltare la catena ad ogni cambiata. Lo reincontrerò in gara, all’ennesimo doppiaggio; questa volta, non come ad Egna, provo a stargli dietro in discesa: niente da fare, due curve nel complicato toboga del bel percorso di Corzes ed era già sparito!
Per il resto fotocopia della gara dell’anno scorso: partenza lenta e i primi tre della mia categoria se ne vanno; pazienza i primi due che hanno una marcia in più, ma con Adriano speravo di giocarmela, invece alla fine, complici un paio di errori tecnici, sarò a oltre un minuto dal podio.
Brava Vittoria terza in DA2, Nicola 7° in AL2, con tanta esperienza da fare in discesa e Federico che ha corso da junior assieme a me; secondo me ne aveva di più in alcuni punti, ma in discesa riuscivo comunque ad avvantaggiarmi ancora un po’. Il sorpasso è solo rimandato… largo ai giovani!
