Un Blues Brothers in chiave classica, dove {it:Chaikovsky} prende il posto di Aretha Franklin, Ray Charles e tutti i cantori del blues che resero grande quel film.
Sarebbe bello che questo film avesse il successo di quello in cui i protagonisti sono i fratelli Blues; sarebbe bello che tutti noi cercassimo la colonna sonora per imparare Chaikovsky, così come a suo tempo fecero tutti per tuffarsi nel blues e respirare ancora le magiche atmosfere del film dei fratelli Blues.
I due film infatti hanno una trama identica; organizzare un concerto con una vecchia compagine di ormai sbandati musicisti; lì c’erano due fratelli Blues dalla dubbia esistenza ma dai fermi precetti morali, qua una, mille vittime del regime sovietico, tutti costretti ad una esistenza ai margini nel nuovo impero sovietico dei SUV e dei mitra facili.
Lì c’era il blues, qui la classica; è sempre la musica che fa da collante alle varie scene del film che per il resto non sembra essere costrutito con efficacia; i protagonisti sembrano un pò spaesati, dalla recitazoine imprecisa ed irruente, dove le battute preconfezionate ed efficaci non attecchiscono a dovere; forse è il doppiaggio che non rende giustizia al film.
La scena finale invece è memorabile e da sola vale tutta la proiezione; abbiamo messo Chaikovsky in auto anel tornare a casa!