La leggenda dei monti naviganti Paolo Rumiz

Tempo di lettura: 2 minuti

Accidenti perché non sono mai riuscito a scrivere dei miei viaggi, delle mie avventurette così?

Eppure quei posti li ho visti anche io, le emozioni le ho provate anche io; in tanti viaggi mi sono documentato, trovando in ogni luogo che visitavo tracce dei libri letti, dei documentari visti, cercando di incontrare persone cariche di esperienze dei luoghi…. La leggenda dei Monti navigantiTrieste (in barca col Capitano, il concerto di Elio e le Storie tese in piazza), la Slovenia (“Tutto è straordinariamente ordinato, come in Austria. Eppure non è Austria. E’ qualcos’altro. L’ansia esagerata di assomigliarle”), Caporetto (in visita nel 2000, per dare dignità ad un viaggio al mare nel caotico ferragosto italico) solo per iniziare.

E la Val Senales con il suo Otzi (ti ricordi che gioia nel ritrovarlo l’anno scorso nella bufera?), il trenino rosso del Bernina (“Dal medesimo vagone esce una bici amorevolmente protetta da una gualdarappa in plastica con lo stemma delle ferrovie elvetiche. Un addetto la prende, sale sul mio treno, la appende ad una rastrelliera verticle con un gancio speciale. La chiude con un lucchetto. Fantastico. Svizzera resisti.”), l’Adamello, la Valtellina.

Tutti tasselli di un grande viaggio di Rumiz attraverso l’Italia viva e nascosta, intelligente e discreta, fiera ma anche un pò malinconica che si cela dietro un campanile, una baita, una cengia di un monte o all’ombra di un picco.

Ero partito per fuggire dal mondo, e invece ho finito per trovare un mondo; a sorpresa, il viaggio è diventato epifania di un’Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora.”

Questo si legge sulal quarta di copertina, ma tante sono le citaizoni di un viaggio bellissimo nel nostro sconfinato paese che sono le Alpi e gli Appennini.

2 comments to “La leggenda dei monti naviganti Paolo Rumiz”
  1. quel libro, consigliato da un amico, l’ho letto durante le ferie di Natale.
    L’ho trovato denso e stupendo!
    Ne ho parlato, consigliandolo a molti.
    E’ interessante e spiritoso, è colto e scorrevole..
    Forse mai ho letto un libro così, uno stupendo minestrone di
    geografia, storia, umanità, spirito libero, poesia e politica.
    Dal basso, rimanendo aderente alla terra. Alla Vita.
    Bravo!

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