Orto 2023

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Primi lavori di maggio
Quest’anno il vicino di orto mi ha regalato patate da semina
La forza delle piantine nel rompere la crosta terrestre
Lo spinacino all’alba di un giorno di primavera. Sullo sfondo la conca delle Viote e il Palon del Bondone
Quando riesco vado al campo in bici elettrica; però con i carichi pesanti meglio l’auto; povero Caddy, sempre sporco.
All’inizio la primavera prometteva bene, anche se molto secca; le patate crescevano bene.
Quest’anno ho riseminato le fave; l’anno scorso i pidocchi mele hanno decimate, ma questa stagione venderemo cara la pelle!
Ce l’abbiamo fatta: adesso dobbiamo solo capire come raccoglierle e come cucinarle; la fava non è molto coltivata in Trentino e nessuno sapeva cosa farne!
Perfette direi; sono dei fagioli molto più pastosi e saporiti.
Anche Enrico ha cominciato a fare qualche lavoretto; speriamo che si appassioni; la sua prima vaneza; poi arriverà anche la geometria, la consociazione e forse chissà, visto che va di moda, anche l’armocromia.

Alla fine arrivano anche i frutti: cetrioli (ho fatto anche la salsa allo yogurt greco abbondando un po’ di aglio), capussi, torta salata di zucchine, fiori di zucca impanati e fagiolini. Queste sono le nostre cene ammirando la Vigolana. E devono ancora arrivare i pomodori e i borlotti, in gran ritardo quest’anno.

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