Val di Fassa Bike – Mountain Bike 2013

Tempo di lettura: 3 minuti

Ma perché poi noi ciclisti ci depiliamo?

Alla fine lo si fa tutti, anche i più restii, basta citare il Zampa ad esempio, anche se non si sa bene il motivo: per look, per i massaggi? per le cadute? per semplice emulazione?

Proprio queste sono  le domande che mi ponevo alla vigilia della Val di Fassa Bike, intento pure io la rito della depilazione, non sapendo che di lì a poco avrei avuto la fantomatica rivelazione!

“Ahi! Ahi! Ahi!” ostento calma e sangue freddo da guerriero con l’infermiera che mi fa il terzo lavaggio di fila di questo pomeriggio con l’acqua ossigenata, dalla caviglia alla chiappa.

Non è acqua ossigenata, non ne usiamo, abbiamo questo prodotto che non dovrebbe bruciare!” mi fa lei vedendo le mie smorfie; appena trovo il rappresentante vorrei congratularmi con lui come so io, deve essere quello che riesce a vendere un frigo agli eschimesi.

“In realtà è il terzo lavaggio che mi fanno oggi….” insisto io; proprio la mancanza di coordinamento, le ripetute domande, sempre le stesse, i tempi morti saranno il motivetto di questo pomeriggio passato tra ambulanze e pronto soccorso: se si parlassero tra di loro invece di chiedermi sempre le stesse cose? Quanti anni hai, come ti chiami, come ti sei fatto male, quando hai fatto l’antitetanica…. Che tra l’altro poi vien fuori a video che l’ho fatta l’anno scorso “Dito affettato tagliando zucchine”.

Sanno tutto ormai nell’era dell’informatica, perché stupirsi se Google ti fa comparire a bordo video le pubblicità dei prodotti che compri abitualmente?

Ecco, se dovessi dare un giudizio spassionato sull’operato dei medici e dei volontari direi; buona volontà ma poco coordinamento; grande spiegamento di mezzi ma anche di sprechi; dopo la botta che abbiamo rimediato in ciclabile sono arrivate tre ambulanze diverse; un Land Rover (molto figo, è arrivato sgommando controsenso -il senso della gara si intende- mentre scendevano gruppetti lanciati a 50 all’ora), un monovolume superlusso nuovo (dove hanno caricato volenterosamente la bike sporchissima sui sedili), una vera ambulanza con sirena a tutto volume (che si è fermata a 200 metri sotto ed i barrellieri sono saliti a piedi) ed infine una moto da enduro con a bordo una tetescona medico del soccorso alpino che finalmente ha messo tutti in riga e impartito un pò di Platz! qua e là.

Mi ha considerato poco in realtà la teutonica dalle mani d’acciaio ma gentili come le lame di Edward mani di forbice, ma al mio fianco c’era quel povero  ragazzo con la faccia insanguinata e tumefatta che necessitava di più cure.

Ho ancora negli occhi l’immagine; io sono a terra che scivolo,  arrestando la mia caduta con varie parti molli del corpo, consumandomi come una gomma da disegno, e la mia bici che finisce in pasto a quei due, lanciati con il mio gruppetto ai 41 all’ora (Garmin docet); triturata nell’impatto si vendica facendoli volare in aria come birilli… che botta, come quelle che si vedono al Giro, solo in diretta e più splatter.

La causa? Un pirla in cerca di notorietà, che mi passa sulla sinistra per andare in testa al gruppo (a fare cosa poi, che facevamo i 40 all’ora) mi aggancia e lancia in aria; non ho fatto nemmeno in  tempo a mollare il manubrio, sono caduto con la bici in mano come i pazzi della MotoGp.

Desiderio di emulazione da scontare con l’assenza di protezioni; un pantaloncino in lycra si strappa solo a guardarlo.

E così stagione  finita ed una spalla con una sospetta lesione tendinea; tutto per una cazzata di un invasato per arrivare -esimo. Non riesco nemmeno ad incazzarmi, neanche se penso ai pezzi della bici da sostituire, non ne vale la pena.

E stamattina mi è spuntata una terza chiappa, rossa come una ciliegiona, che sia sintomo di saggezza? O forse era il terzo occhio?

One comment to “Val di Fassa Bike – Mountain Bike 2013”
  1. ahi ahi ahi…. il tutto alla vigilia del tuo *******unesimo compleanno!!!!!
    Buon per te (e male per l’assicuratore…. ) che ti sei appena fatto l’assicurazione infortuni!!!!!!

    ciao ciao

    Elena

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