Prima tappa del nostro viaggio in bicicletta lungo le coste del Salento, dal mare Adriatico allo Ionio, tutto in sella! Nonostante l’adolescenza sia alle porte, ci trasciniamo dietro i due fagiolini che per dieci lunghi giorni pedaleranno con noi, nuoteranno con noi, sceglieranno i posti dove fare la spesa, dove mangiare; insomma speriamo sia una bella avventura.
Il viaggio in Flixbus
Come l’anno scorso in Francia verso Parigi abbiamo scelto di viaggiare in Flixbus; si parte la sera da Trento e la mattina, con un cambio a Bologna, ci si sveglia riposati a Bari, pronti per salire in sella; io dormo relativamente bene in autobus, i sedili sono più comodi di quelli degli aerei, c’è più spazio anche in larghezza (ci si può spostare di lato), e volendo si può scendere a sgranchirsi le gambe in una delle numerose soste durante il tragitto. E poi è molto economico rispetto a treno o aereo; 55€ A/R a testa per la tratta Trento-Bari.
Le controindicazioni ci sono: le aree di partenza non sono proprio confortevoli come le stazioni ferroviarie; anche a Trento l’hanno spostata accanto alla tangenziale senza nemmeno una pensilina per ripararsi dalla pioggia. Per quanto riguarda gli ospiti a bordo non ci preoccupiamo: la cafoneria in viaggio ormai è diventata di serie e si può assistere a scene volgari in aeroporto come in stazione, dove la folla quando deve prendere un treno o un aereo diventa una bestia. Invece a bordo gli autisti di Flixbus sono molto rigorosi, molto più dei macchinisti sui treni, e fanno rispettare anche l’obbligo di utilizzare le cuffiette con gli smartphone. Il peggio ci è capitato a Trento con un trentino DOC che è arrivato trafelato in auto, ha rischiato di investire alcune persone, ha infilato la corsia in senso opposto per poi inveire contro tutto e tutti per l’aumento dei prezzi dei biglietti con l’avvicinarsi della partenza (e lo scopri ora ciccio mio?).
A Bari si noleggiano le bici.
Nell’eterno dilemma aziendale del make or buy abbiamo da tempo deciso di noleggiare le bici sul posto; l’anno scorso in Francia ci sono costate un po’ tanto; questa volta ho trovato un negozietto (https://www.tazebike.com/) vicino alla stazione che mi ha fatto un prezzo ragionevole: 10 € al giorno per bici da trekking robuste, con dinamo per le luci, portapacchi, casco e attrezzi da riparazione compresa bomboletta gonfiagomme. I titolari sono molto simpatici ed effettuano tutte le regolazioni richiesta da un petizzo ciclista come me; mi dicono che non hanno un momento di riposo, tra bici, monopattini e bici elettriche: i negozi di bici sono diventati ormai dei centri per la mobilità.
Si parte direzione Polignano a mare!





La spiaggia di Polignano è un delirio di gente; questo ce lo aspettavamo; quello che non si può credere è la quantità di immondizia presente; bottiglie id ogni tipo, pannolini nascosti negli arbusti, residui di cibo vario; e la cosa incredibile è che la gente si sdraia a fianco dei rifiuti! A me fa impressione persino usare l’asciugamano! Il tempo di fare un po’ di tuffi in un’acqua comunque bellissima e poi via, alla scoperta della città.


Inventato da Mario Campanella, proprietario del locale, è un mix di caffè, panna, amaretto e scorza di limone.
Più o meno quello che succede quando metto tutto in lavatrice dopo una serata con amici: bicchieri dell’amaro assieme a tazzine di caffè!🤣
Sarà andata così?🤔🤔