La ragazza che giocava col fuoco

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Tensione, molta più tensione in questo secondo capitolo della sagfa del millennio i Stieg Larsson.

La solita dose di violenza cruda (anche se solo intravista rispetto al primo capitolo per fortuna), ma i colori smorti, i visi non patinati in stile hollywoodiano, sudati e stanchi danno un’idea di realtà che fa rabbrividire.

Il film però è incentrato su una saga familiare, mentre il complotto internazionale, il grande tema della prostituzione dell’Est Europa sta alla finestra; meno impattante allora rispetto al primo film/libro; ed anche se per l’uscita si affollano su giornali e riviste le teorie del complotto sulla morte improvvisa per infarto di Larsson nulla ci fa pensare a qualcosa di preordinato; un semplice fantastico thriller una spanna sopra a tutto quello che c’è oggi in circolazione.

Hollywood può proprio andare a nascondersi quando noi europei ci mettiamo a fare film.

One comment to “La ragazza che giocava col fuoco”
  1. Bello! Dove lo hai visto?
    ti consglio di visionare un paio di titoli
    Tideland di Terry Mcgillan
    e Odgrobaogroba di Cvitkovic (Slovenia)
    ciao ciao

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