Grasparola – Podismo 2013

Tempo di lettura: 2 minuti

Le gare di una volta, quelle che si chiamavano “do’ passi tra…” o “su e zo per”, che hanno un forte legame con il territorio, fatto di sagre, pompieri, volontariato e siore che preparano la torta per la festa; l’unico bar aperto del paese è un circolo; appeso alle pareti gite sociali del 1964, mazzi di carte pronte per essere sfogliate da abili e veloci mani, e la siora invecchiata dietro al bancone veloce e precisa con i caffé, non si fa sconvolgere da 100 persone capitate lì domenica mattina.

Due euro e 50 per la gara, altri 4 euro per la maglietta ricordo, altro che legge di stabilità!!!

Comunque “quel dal formai dur” si trova anche qui: al via parte come un razzo e tra i filari ha già 100 metri di vantaggio dopo mezzo chilometro. Vallo a riprendere se sei capace!

Si battaglia un pò sui primi chilometri, poi capisco che non è giornata, gambe dure da un paio di giorni, le pulsazioni non salgono proprio; anche in discesa non riesco a mollare, e così mi godo la domenica mattina di corsa tra i filari di viti e nel sottobosco ondulato; si vede il lago di Cavedine un pò grigio questa mattina.

La parte finale di discesa su asfalto mi ha scassato le caviglie però, e quella sinistra mi si blocca sul piano finale costringendomi ad un preoccupante km di andatura zoppicante; al bivio una giovane pompiera (si dice così?) invece che indirizzarmi correttamente smanetta col cellulare… “mi tagghi su FB?” le grido e sbaglio pure strada da pirla!!!!

Tutta la gara da solo, avevo convinto il compagnetto Lucio a venire per fare un pò di bagarre ma il marrano mi ha lasciato solo, millantando incredibili prestazioni sul finale (ti vedevo lì a 300 metri….. ti prendevo!!!).

Alla sfide della mezza allora! (sempre che la caviglia non si aggiunga alla spalla…. sob!)

Bel percorso, 18,8 km con 500 metri di dislivello, pccato che non facciano classifiche, un risultato cronometrico in fondo piace sempre.

Grasparola2013

2 comments to “Grasparola – Podismo 2013”
  1. Sì, confermo: ti vedevo. Ma no, smentisco: non ti prendevo. Ma manco per sbaglio.

    E ti dirò che le due cose convivevano in totale serenità…il vederti andava gaiamente a braccetto con la consapevolezza di non poterti prendere. Nemmeno se mi avessero sguinzagliato dietro una muta di Dobermann.

    E poi oggi…ah che bella sensazione quando mi alzavo dalla scrivania per andare al bagno o che so, alla stampante. Mentre assaporavo il benefico effetto dello sport fatto ieri all’aria aperta mi son detto: “ma vuoi vedere che questa notte, senza che me ne sia accorto, mi hanno trapiantato nel sonno quadricipiti e bicipiti femorali di un settantacinquenne e poi hanno cucito tutto, dimenticandosi dentro una manciata di puntine da disegno?

    Mezza di Frangarto 10/11?

  2. Bene Lucio, ho pronto la strategia.
    Il Keniano dalle partenze brucianti per l’andatura dei primi 5 km, poi entra in scena il mai domo prof. Baransen e volatona con l’etope Nil-el- Arcud.
    Il PB è fatto!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.