Basta poco per allontanarsi dalla pazza folla.
La folla di scialpinisti che assaltano in primavera la val Senales. Alle 7 30 di mattina il parcheggio Maso Corto – Kurzras è già quasi pieno, per non parlare dei camper che soggiornano i quota.
Il bar apre alle 7 e 30 e già la folla multicolore e brandizzata si accalca al bancone in cerca di brioches alla crema, che quelle vuote non vanno bene e costringono a cambiare locale.
Tanto ho visto mentre prendevo un caffè solitario e ramingo, mentre i compari per non perdere il firn erano già sci ai piedi.
Li recupero pian piano e salendo al sole in una calura estiva che non fa presagire bene per la neve e arrivo al passo con la val Mazia sotto cima Saldura.
Nell’attesa di Renatone e delle sue 70 primavere (arrivarci!) decidiamo di salire anche la cima tra todeschi impacciati senza ramponi e picca e trentini incontrati nella discesa. L’ho trovata nettamente più facile rispetto a 10 anni fa col Betta… che sia migliorato in montagna?!?!?
Decidiamo poi di scendere verso la val Mazia ma la sciata non è il massimo. Sarà che ero stanco ma non mi sono venute quelle curve controllate sul ripido che la primavera scialpinistica esige. Forse tra 3 uscite a nuoto, 3 in bici con la squadra dei boci che menano e due di corsa questa settimana ho esagerato?!?! Se poi ci mettiamo anche l’orto di venerdì pomeriggio ho delle scuse valide per sciare un po’…. contratto.
Risaliamo la valle e facciamo.una cima solitaria prima di ridiscendere a Maso Corto. Basta uscire dalle solite tracce per trovare solitudine.