Sono solidale, sì, ma solidale al bel tempo!!!
Costretto a stare a casa infrasettimanalmente (non me ne vogliano coloro che soffrono ben più di me di questo periodo di crisi) scelgo il giovedì; nonostante la gara di ieri sera con annessa premiazione (che come al solito non mi ha regalato nulle…) mi si spalanca l’occhio alle 6 e 30 in tempo per la consueta centrifuga mattutina; che fare con questo sereno?
Seguo EndMax e MotoBressan fino su in Tonale, di dove con gli impianti saliremo al passo Presena per scendere al Mandrone e risalire la vedretta del Pisgana.
In realtà ero fortemente in dubbio per le recenti nevicate; al parcheggio della funivia del Tonale troviamo due finanzieri che stanno per partire e che ci rassicurano un pò; è tutto tracciato dicono.
Dopo gli impianti (anche qui al Tonale ci sono solo poalcchi, ungheresi, cechi e solovacchi; nulla in contrario per carità, ma quando finiranno loro????? Ci hanno pensato i lungimiranti direttori del turismo trentino?) saliamo dunque la PassoPresena;
la vista sul Mandrone e sulle Lobbie è fantastica; la discesa verso il rifugio Città di Trento non è delle migliori; un pò di crosta, qualche tratto molle; come al solito con neve infida mi si bloccano le gambe e scio veramente da culo.
Via, si risale dai laghetti, a 2400 metri di quota; decidiamo di salire al Passo del Lago per farla più breve vista l’ora; man mano che saliamo sentiamo tonfi di scaricamenti dalle pareti laterali; ci sono 20 cm di fresca aggrappati ai pendii che nulla possono con il sole di Febbraio; mi vengono i dubbi e ci confrontiamo sul proseguire o meno; io sarei per rientrare, ma anche il percorso di rientro è assai rischioso, essendo completamente al sole. Proseguiamo infilandoci su resti di vecchie slavine cercando di stare al riparo da pericoli; prima di svalicare EndMax davanti a me mi dice qualcosa.. lo raggiungo in fretta, ma le sue parole erano di apprensione per un soffio sentito proprio sotto i piedi.
Ufff!
Dovremmo essere fuori ora; i pendii sono più dolci e la neve non sventata; sotto di noi una distesa immacolata che MotoBresann solca con i suoi sci; sono ancora un pò teso e cagadubbi… che facciamo, torniamo subito indietro?
I due compari propongono di salire a fianco del Monte Mandrone fino alla forcella per godersi la discesa; effettivamente sarebbe un peccato andarsene via così…. saliamo quindi fino alla forcella; per la prima volta sento EndMax ansimare per lo sforzo, si sta portando in giro sci da freeride da 2 kg con una impronta che da sola vale come due dei miei….. lo capsico!!!
La discesa è da favola; del resto questo è uno dei più noti itinerari di scialpinismo delle alpi.