Mezzalama 2009 – strepitose condizioni e gara conclusa in 7 ore!!!

Tempo di lettura: 6 minuti

Tosse e gola secca, ancora dopo una settimana di propoli vari, aspirine e pastiglie per la gola….. il pre-addio al celibato della settimana scorsa non mi ha fatto proprio bene, sono ancora qui a scatarrare, con gli occhi lucidi e pesanti davanti allo specchio.

Seduto sul water aspettando invano il “siluro del baltico” per liberarmi di peso superfluo mi domando se dopo una intensa stagione di gare con alterne fortune mi dovevo presentare in queste condizioni a questa “passeggiata” sulla cresta del Castore… che dire ai miei colleghi? E se fossi io a farmi tirare come SID, il bradipo di Ice Age?

Per non parlare poi delle notizie provenienti dalle montagne di casa; slavine su slavine, morti e dispersi….che condizioni troveremo sul Castore e sul naso del Lyskamm? Gli organizzatori ci dicono che il percorso è stato bonificato, ma sono gli stessi che due settimane fa ci dicevano che al gara si sarebbe fatta… boh!

Ultimi dubbi prima della partenza; chiedo ai miei compari se qualcuno vuol stare davanti mentre ci leghiamo; sentenziano che stia davanti io ed allora mi tocca tirare… spriamo di avere forze a sufficienza; mi giro verso la partenza; davanti a me un intricato dedalo di corde, imbraghi, culi puzzolenti (ma che bombe prendono questi???) e 10 km di salita fino al primo cancello, posto al colle del Breithorn a 3800 m.

Attimi di tensione, quasi non sento il fischio d’avvio e tutti cominciano a correre come pazzi; dimentico ogni timore e mi getto nella mischia, unico obbiettivo il famigerato cancello.

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Scatto accorto come un felino ma deciso come una faina sulla preda; con i miei due compagni attaccatti mi infilo in ogni pertugio per non rischiare di finire incastrato; subito siamo sul muro iniziale con gente che smadonna a destra e sinistra, si passa a fatica su neve ghiacciata; punto i bastoncini e vado di braccia, deciso a non mollare; dietro Marcello e Daniele seguono bene, in breve siamo fuori dal muro pronti a scatenare i nostri cavalli, o meglio i ronzini……

L’accordo è chiaro: passare il cancello posto a 2h 35′ in maniera tale da non aver e troppa coda davanti ma neanche sfiancandosi troppo; procedo dritto per la mia strada, parecchie cordate fanno zig-zag cercando terreno più favorevole, ma qui è come cambiare corsia in autostrada con un tir a due rimorchi, non si può!!! Ogni tanto faccio qualche urlo per evitare incroci pericolosi; mi risponde una babele di lingue. Procediamo bene con ritmo costante; ogni tanto sento la corda tirare ma dietro Marcello e Daniele rispondono bene; Marcello mi da i tempi dopo mezzora, dopo un’ora; arrivati  al rifugio lungo la pista, dopo il lago Goillet, comincia a schiarire e la sagoma del Cervino si fa più nitida; adesso c’è una curva, poi un lungo traverso e la temuta rampa verso il rifugio Guide del Cervino. Coi tempi ci siamo, ne aprofitto per bere  e sciogliere le gambe nel tratto piano. Arriva il ripido; parecchie cordate sono in difficoltà sul ghiaccio; qualcuno vola, qualcuno altro improvvisamente comincia a zigzagare e costringe alla deviazione anche noi; prima cade Daniele su un tratto ghiacciato, Marcello lo tiene a fatica ma indietreggia e quasi mi tira giù; per un attimo che sembra eterno rimango appeso alle lamine ed alle punte dei bastoncini, volare qui significa perdere minuti prezionsi………. fiuuuuu! Passata! Siamo ora in prossimità del rifugio, alla sinistra vedo Graziano che tira i suoi, deve’essere al colmo dello sforzo!!

Giriamo verso il Colle del Breithorn ad 1h 45′, siamo in perfetto orario; dietro ricevo segnali incoraggianti dai miei compagni ed accellero un pò ingurgitando qualche cosa; al cancello ci aspettano Giorgia e Sabrina con i rifornimenti. Usciamo al sole dopo altri 20 minuti in prossimità del cancello, passato in scioltezza a 2h 19′; all’ultimo superiamo anche una squadra femminile in cui riconosco una ragazza che trovo sempre alle gare: per la cronoaca loro chiuderanno terze assolute in 6h 14’….

CErvino all'Alba

Tra due ali di folla festante Giorgia e Sabri sono indecise se farci la festa per il traguardo del cancello o darci supporto; piano ragazze, la gara comincia ora con le distanze enormi dei ghiacciai del Monte Rosa: la in fondo si staglia la cresta del Castore, mi sembra già di vederequalcuno che sale (per la cronaca potevano proprio esser ei primi, arrivati sulal cima in 2h e 40’……). Cambio borraccia, svuoto gli integratori, mi metto il gilet; dietro Daniele scalpita e sbraita che vuole subito ripartire; le squadre da noi passate non hanno evidentemente supporto e passano senza fermarsi; ripartiamo anche noi veloci su un tratto piano, in breve arriviamo al cambio pelli; Daniele non vuole fermarsi ora e decidiamo di tenerle finché si può; la scelta si rivela azzeccata perché nel tratto in diagonale nella neve abbondante caduta le scorse nottate non si riesce più di tanto a superare; le uniche due cordate che passano poi sono ferme ad una contropendenza che noi superiamo agevolmente; mollo a tutta gli sci, e comincia il leit motiv della giornata: Daniele dietro che ostia in mille modi per andare più veloci; ma dove vuoi andare grida Marcello, io faccio il possibile per non urtare quelli davanti, ma all’improvviso si inchiodano e mi butto a destra nella neve fresca zampettando in bilico su pelli e alzatacco rimanendo in piedi per miracolo.

Meno male si riprende a salire mi vien da dire, ed in breve siamo al cambio con i ramponi per la cresta del Castore; ci si fanno incontro i ragazzi dell’organizzazione che si prodigano per thé ed integratori; fa abbastanza freddo ora  e la borraccia è gelata; riaprtiamo a piedi con ritmi blandi; ormai siamo in cordata e non si passa; cerco di spostarmi a turno tra una traccia e l’altra ma ci sono troppe squadre davanti; a metà salita Daniele ha freddo e si ferma per il gilet; sarà la sosta che ci farà passare da un bel pò di cordate appena superate… pazienza! Per rientrare in traccia poi dobbiamo aspettare il nostro turno come qualcuno ci fa giustamente notare.

Usicamo al sole sulla cresta ed il temuto vento non c’è, si fa sentire invece un tiepido sole; in poco siamo sulla cima del Castore; mi giro a fare BergHeil! con i compari: il Castore da Cervinia in 4h 25′!!!

Via di corsa ora, c’è una bella discesa; la cresta è larga ma a destra e sinistra pareti di ghiaccio e neve precipitano centinaia di metri in basso; bisogna stare attenti; passato il tratto impervio  Daniele perde uno sci; per fortuna siamo su un tratto piuttosto largo: un Merelli in carbonio è sempre un Merelli….

Ora si gira destra e giù verso i lccambio pelli; la discesa è così ripida e tracciata che in breve ci sediamo sul culo e scivoliamo come dei bambini, legati uno all’altro come delle luganeghe! Al cambio finalmente si passa alla discesa verso ilFelig; parto io davanti e alla prima curva Daniele comincia ad ostiare come al solito; stavolta ci si mette anche Marcello sostenendo che faccio curve troppo strette e che i miei sci accellerano in curva….. CI CREDO LI HO COMPRATI APPOSTA PER IL MEZZALAMA!!!

Tra alterne fortune ed una caduta arriviamo al cambio del Felig; siamo in 4h 47′ ben al di sotto del cancello posto a 5h 30′; adesso ci tocca arrivare al naso del Lyskamm che solo a vederlo mi fa star male; sembra lontanissimo laggiù; il mio GPS mi segnalerà poi 2,6 km!!!

Ripartiamo bene e subito ci inchiodiamo: come al solito non ho mangiato e bevuto abbastanza e questo caldo infernale mi fa impazzire; pian piano mentre cammino mi tolgo berretti vari, guanti pesanti e comincio a mangiare la frutta secca; raggiungiamo anche Federico trainato dai suoi; hanno tirato troppo al cancello ed ora sono in crisi; raggiungiamo uno dopo l’altro i punti di ristoro; veramente completi e gestiti da persone squisite che incitano e danno una mano; l’ultimo pezzo della salita è una trincea scavata a badile nella neve pressata; complimenti agli organizzatori! Ho avuto un momento di sconforto dovuto ad un eloqunete stimolo nella pancia ma ora m isembra tutto più facile; meno male che siamo messi bene con i ltempo!

Eccoci dunque al Naso del Lyskamm; ultimo cambio e poi giù fino a Gressoney; ultimi ritocchi, ultimo cibo ingoiato (non riesco a mandare giù più nulla, sento un irrefrenabile stimolo a rilasciare un altro siluro del Baltico….) e poi giù con Daniele davanti; la prima parte è tutta in scivolata, ma riusciamo a non cadere e a rimanere veloci; stare dietro è più complicato; ogni curva occorre seguire fedelmente, poi riprendere la corda in mano che non vada sotto gli sci e lasciarla quando quello davanti accellera, il tutto mentre si scia a 30 km/h su neve fresca; meno male che ho cambiato sci!!!

Qaundo arriva il tratto di ghiacciaio più aperto ci lasciamo andare e recuperiamo parecchie cordate; Daniele detta i r itmo ma finisce in un tratto di crosta  facendo cadere Marcello e per poco lnon lo investo con i miei doppia punta… riaprtiamo più cauti ed un’altra cordata ci passa a velocità folle, ma uno si inchioda e gli altri si apron oa ventaglio epr non investirlo, sbarrandoci la strad con la corda tesa come una corda di violino… Daniele la evita a malpena a sinsitra e noi lo seguiamo.

Finalmente il rifugio Gnifetti!! Stacchiamo al corda e partiamo liberi di sciare come ci pare; con mia sorpresa le gambe ci son oancora e facciamo tutta una tirata fino alle piste; Marcello mi avvisa che se tiriamo un pò finiamo sotto le 7 ore; un rcord per dei dilettanti come noi; ci metto tutto il mio impegno, ma gli sci non sono sciolinati e sono proprio lento rispetto ai miei compagni.

Mi aspettano proprio prima del traguardo per attraversarlo assieme!!! Complimenti, 6h 58′ 21”.

Graazie a Marcello e Daniele ed ovviamente a Giorgia e Sabrina per l’aiuto ai pit stop!!!

Arrivo Mezzalama 2009

Mezzalama 2009 KMZ file

Classifica Mezzalama 2009

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4 comments to “Mezzalama 2009 – strepitose condizioni e gara conclusa in 7 ore!!!”
  1. Congratulazioni !!! Hai esaurito tutte le sfighe nel corso della stagione per il botto finale !!! Bravi … ho visto la classifica e vi siete proprio piazzati bene !!! Ora puoi procreare senza recriminazioni … non come Cioffi che avrà lo spettro del cancello che lo seguirà per sempre ed il povero Elia non potrà essere fiero del papà !!!

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