Craper Vac – Scialpinismo 2009

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L’anno scorso me l’ero lasciato lì, ammiccante, dopo esserci passato dal Passo delle Marmotte….. e tutti favoleggiavano neve immacolata da tracciare a piacimento; ed infatti noi, reduci dal Corno d’Arno più crostoso che la storia dello sci ricordi, avevamo comunque trovato neve buona…Stavolta non me lo voglio lasciar sfuggire; la compa dello Zuffo (Nicola, Claudio, MarcoBezziBezziMarco, el tosato Matteo, Luisa dagli occhi di ghiaccio e Fulvio) è indecisa tra qui ed il Brenta; solita ridda di “Io l’ho già fatto…” “Io ci sono stato ieri…”; garantisco che si dovrebbe trovare neve polverosa…. allora si va.

Sosta a Tione per il solito caffè; il bar dell’autostazione è pieno di scialpinisti, uno addirittura con gli scarponi ai piedi….sarà l’ultimo rimedio contro le vesciche? Mah! Alla partenza alla centrale dell’ENEL siamo già a -11, eppure spunta il sole; sensazione strana, mi sembra di essere in ritardo sulla tabella di marcia; non ho mai fatto la salita al Trivena con il sole, cosa quanto mai piacevole; Luisa impone un ritmo indiavolato, e tutti i maschietti dietro; arrivati al rifugio dei ragazzi stanno preparando un salto da fare con il bob gonfiabile….. troppa gola di quando ero bambino!

Chiedo se posso collaudarglielo e parto pancia in giù come un matto; manco il salto ma la discesa è veramente divertente; riparto seduto deciso a non mancare il salto….oooooooh volooooo! Cado malamente nella neve, perdo il bob, mi alzo e corro nella neve per raggiungerlo, non vorrei mai doverglielo pagare, con un ultimo tuffo lo fermo sul limitare del ruscello proprio quando arriva el tosato Matteo.

La compagnia è riunita; si parte allora alla volta del Craper Vac; la salita è lunga e piacevole; ogni gobba nasconde un particolare, una vista sulle montagne che circondano questa splendida conca; facciamo una pausa su un dosso da cui si gode una vista meravigliosa sulla pianura circostante sommersa dalle nubi, mentre noi siamo in pieno sole; la sosta è breve, fa comunque freddo; arrivati al Passo delle Marmotte affrettiamo il ritmo per la cima; ultimi metri senza sci (ma non sono necessari ramponi) con un piccolo salto di roccia e tutti in vetta.Scesi allo skidepot siamo impazienti di scendere; davanti a noi una distesa immacolata rovinata solo da pochi passaggi; stringo gli scarponi e subito mi si molla di nuovo il cavetto; lo fisso di nuovo grazie al coltellino svizzero che mi porto sempre dietro; la sciata non sarà come quella di ieri, oggi sento lo scarpone più fisso.Si parte!!!! E’ tutto un susseguirsi di curve, di urla di gioia, di scherzi e di risate; come si fa non divertirsi con una neve così??

Ho ancora negli occhi la distesa immacolata davanti a me da tracciare a piacimento.

Craper Vag KMZ file 

svgallery=crapervag2008

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