Si torna alle gare di sci sulle piste, grazie ai pochi comitati organizzatori sopravvissuti alla tempesta COVID-19. Non sono più necessarie mascherine e presidi medici, ma le responsabilità sono aumentate e i volontari si sono sciolti come la poca neve di questo ennesimo inverno secco.
Rimangono i comitati sostenuti da una comunità viva, e di certo lo si può dire della val di Sole, come del Tesino, teatro della sempre bella Lunagaro e della Cima d’Asta che quest’anno sarà in versione extralarge, anzi, extreme, con 3000 m D+.
Per 25 eurozzi gara, calzini della Crazy ide e cena in un locale di Marilleva, uno di quei posti da film di Vanzina dove in realtà abbiamo trovato camerieri simpatici e disponibili, anche per Laura, celiaca.
Dicevamo della gara della val di Sole: quest’anno ci siamo trovati tutta la nazionale di scialpinismo che è venuta a rubare le caramelle ai bambini; pazienza per Magnini e Chicco Nicolini che son odi casa, ma anche la coppia Boscacci & De Silvestro (marito e moglie) sono venuti a fare un allenamento. Risultato: le nostre pur misere scaramucce tra amatori scompaiono di fronte ai tempi fatti registrare; sotto la mezzora per 700 m D+ in 4 km.
Per me e Paolino lo stesso tempo di tre anni fa; visto che oltre all’invecchiamento naturale ci siamo sorbiti una pandemia (che prima non sapevamo nemmeno cosa fosse) e ora siamo in piena guerra, fisica ed economica, lo prendiamo come un miglioramento.