Trofeo Mezzalama – Scialpinismo 2013

Tempo di lettura: 4 minuti

Era una giornata splendida d’inverno, quell’inverno che ci fa impazzire; freddo asciutto, sole e polvere a profusione; stavo salendo di buon passo con Davide verso la Hohe KreuzSpitzequando mi suona il cellulare….

E’ Paolo che mi chiama, e che mi annuncia il lieto evento di un figlio (il primo maschio!) che arriva alla bella età di 47 anni! Ha ancora voglia di faticare il ragazzone e subito mi lancia la sfida del Mezzalama 2013… colpo di mille lamine, proprio poco tempo prima Daniele, l’altro compare mi aveva proposto di tornare a farlo!

Che dire, la squadra è già pronta, le gambe ci sono (proprio quel giorno 2000 metri di pura adrenalina cantando sulle gobbe inevate), il tempo e la voglia di allenarsi da dicembre a maggio????

Eccoci qua sulla strada per Cervinia, discutendo di come approcciare la gara; la stagione è andata così così, parecchie gare condizionate dal maltempo ed una forma che è lì pronta ma che non ha mai avuto modo di esprimersi; la solita settimana di dieta dissociata, lavori di rifinitura ed un nuovo rinvio dal 27 aprile ha condizionato un pò tutti; per fortuna rispetto a quattro anni fa non ci hanno fatto andare sulla linea di partenza.

Arrivati a Cervinia ancora dubbi; si parte, non si parte? Sta nevicando in alto, qua sta grandinando; aspettiamo fino al briefing che ci riempie di dubbi ancora di più; persino il noto Luca Mercalli non si fa vedere e manda un uso collega per altri impegni concomitanti, quasi a non volersi assumere alcuna responsabilità. Andiamo a dormire nel nostro residence da film di Vanzina dopo una discreta cena ed aver preparato per bene tutta la nostra attrezzatura ed esserci spartiti i compiti; chi la corda, chi la picozza, ramponi; nel nostro albergo ci sono pure le tre girls che poi vinceranno la gara il giorno dopo.

Eccola la sveglia, alle 3:15; Daniele apre subito la finestra, un fantastico sereno! Bene bene, speriamo che il previsto peggioramento non arrivi. Siamo agitati ed eccitati, e tutto si svolge in un baleno; siamo già sulla linea di partenza, pronti a partire; tre, due, uno, viaaaaaaarghhh!!!

Gambe, braccia, teste che urlano e ciondolano, confusione totale; la prima rampa miete vittime, qualcuno cade, qualcuno perde le pelli, scappo via con Paolo a fianco, Daniele non lo vedo; via libera, parto con il mio ritmo, Paolo da dietro mi dice di rallentare, poi arriva anche Daniele. Intorno è tutto un cercarsi e perdersi: Franco! Giuseppe! Andrea!, ognuno ha dei compagni dispersi. Dopo mezzora comincia a schiarire, si intravede la pista, il mattino si colora; mi accorgo che dietro c’è Daniele e non Paolo, cominciamo a preoccuparci; tiriamo fuori la corda tra i primi e ci leghiamo mentre saliamo, il tutto sarebbe una mossa azzeccatissima se non fosse che non c’è il compare. Daniele continua a voler accelerare pensando sia davanti, io sono certo che sia dietro e saliamo fino al rifugio Guide del Cervino litigando e borbottando; meno male che dietro di noi compare maestosa la piramide di roccia e ghiaccio inondata dal sole dell’alba; al rifugio comincia a fare seriamente freddo, propongo a Daniele di fermarci qua piuttosto che al colle ad aspettarlo; si litiga un po’, per fortuna dopo poco arriva Paolo, che però non ha una buona cera; lo lego veloce e si riparte, man mano che saliamo  riesco a togliermi i guanti dallo zaino, si avvicinano i -20 promessi sul Castore.

Scolliniamo in 2h 15, non male, 5 minuti buoni meno di 4 anni fa. Dopo il cancello breve tratto in piano, siamo al sole finalmente e ci scalda non poco; primo cambio pelli  via veloci per il traverso fin sotto il Castore; altro cambio, prima le pelli poi si  tolgono gli sci e si mettono i ramponi; indossiamo anche la giacca, all’ombra salgo con piumino, moffole ed ho persino freddo; mi sembra che siamo sul Castore in un baleno nonostante le ripetute soste dovute al traffico; chiedo conferma, sono le nove, 4 h esatte da Cervinia alla vetta del Castore, ben mezzora in meno rispetto a 4 anni fa!!

Sulla cresta non forziamo, incito i compagni a non esagerare, siamo in tabella di marcia; veniamo fermati addirittura da un inviato  della TV che intervista via cellulare Daniele; il momento è magico, come pochi capitano in montagna; sole, cielo terso e panorami stupendi, una lunga sottile linea  divide il mondo in luce ed ombra e noi lì sopra.

Scendiamo dalla cresta e si rimettono gli sci, velocemente siamo al rifugio di Favre, secondo cancello, in 4h 36, per un attimo mi permetto di azzardare un tempone sotto le sette ore; ripartiamo per il traverso fino al naso del Lyskamm, lungo ed eterno, si vede laggiù la nostra meta; purtroppo però Paolo risente di qualcosa e cominciamo a rallentare; gli do il mio gel, io sto bene anche se non riesco a bere dalla borraccia perennemente gelata; ci metteremo un’eternità, quasi due ore dal rifugio al naso, perdendo tutto il vantaggio accumulato. Incrociamo una comitiva di ragazze con un francese visibilmente esausta; la trascinano anche sul tratto a piedi, le affianchiamo e la alleggeriamo degli sci che depositiamo in cima; ad un certo punto perdono anche un po’ di corda e Daniele “cavallerescamente” gliela recupera e gliela porge……a

Discesa dal naso, Paolo purtroppo è proprio stanco e fatica anche nel successivo tatto di falsopiano con gli sci, poi arriva finalmente la discesa verso il rifugio Mantova. Si scende cercando di essere veloci, ma la corda è una, e le traiettorie non si improvvisano; sto davanti io, dietro non mi seguono abbastanza, ci si tira, ci si intralcia, si urla; ad un certo punto ci fermiamo, occorre ricompattare il gruppo e ripartire con più calma. finalmente ci sleghiamo , siamo verso la fine della gara, ora possiamo mollarla fino al traguardo; parlo con Daniele, purtroppo abbiamo perso parecchio tempo e sono già passate le sette ore; fa niente, ora ci aspetta il divertimento.

Scendiamo tranquilli, per una volta sento le gambe veramente in condizione, posso sciare  controllando ogni curva, accelerando e rallentando, non come al solito nelle gare dove arrivo in cima con i muscoli frullati per bene! Dietro i due non trovano di meglio, in mezzo alle sterminate distese di neve, di scontrarsi tra di loro, Daniele rompe pure un bastoncino.

Adesso siamo in pista, molliamo tutto fino al traguardo, dove arriviamo con Paolo arriva stremato; chiudiamo in 7h 29′ , appena dopo le ragazze che avevamo aiutato in salita e che si sono riprese alla grande in discesa.

Dieci minuti dopo il nostro arrivo comincia una leggera pioggia, appena in tempo!

XIX_Trofeo_Mezzalama_Classifica_Generale

XIX_Trofeo_Mezzalama_Classifica_Generale

Mezzalama2013

Powered by Wikiloc
One comment to “Trofeo Mezzalama – Scialpinismo 2013”
  1. Epici. Avevo il fiato corto solo a leggere della vostra fatica…non so come si possa fare tutto quel dislivello e mantenere le forze per fingere di sorridere nelle foto ricordo finali.
    Piccola nota “decoubertiana”: se non portavate gli sci alle tre zoccole francesi, all’arrivo le fottevate. Ah ah ah

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.