A lavoro con la VW E UP

Tempo di lettura: 2 minuti

Sì lo so, sono un paladino (o un invasato a seconda degli interlocutori) del BikeToWork, però oggi volevo andare a rituffarmi in piscina dopo tanto tempo coi colleghi della BCN e quindi ho preso il macinino elettrico.

Devo trovarle un soprannome adeguato

Partenza e via, in discesa il mio istinto ciclistico non mi tradisce: mai toccare i freni, far scorrere le ruote con traiettorie rotonde (liquide direbbero quelli fighi), per risparmiare ogni briciola di energia. In più in questo caso c’è il motore rigenerativo che produce botte di energia pazzesche: si arriva fin dentro la curva in rilascio con il cruscotto che regala kWh a iosa come una slot machine con la colite e l’econometro (non quello farlocco delle prime Punto degli anni novanta) vira sul verde per la gioia dell’automobilista green.

Praticamente si viaggia gratis tra quello che recupero e il poco che spendo come certificato dalla APP della UP (e non è un gioco di parole).

Tra consumo motore e organi accessori (infotainment, lane asssist e condizionatore, anche se non lo uso quasi mai) ho prodotto più energia di quanta consumata; sui forum degli elettrici ci sono delle discussioni molto raffinate su quale sia il vero consumo medio del moto. Io considero il consumo quello necessario per spostarmi a A a B, se poi immagazzino energia per un uso futuro, questo lo devo alle mie abilità di guida.

Al rientro, sobillato dai colleghi che mi fanno le domande più assurde, dalla potenza in CV (Cavalli Vapore!!! Nel 2020!!! E il carburatore da dodese ghe’l metet?!?!?) alla autonomia (“Quanto fa? 50km?”) o al prezzo o tipologia di auto (“Ah! Ma èun’auto da donne!”) mi rendo conto che di questo bistrattato mondo non gliene frega proprio nessuno, e di fronte a svolte epocali (almeno nella mobilità) come questa la gente proprio non le comprende. Alla fine conta solo se va (che poi dove devono andare che siamo sempre in coda e ci sono autovelox in ogni paese?) se piace e se ti fa fare bella figura. Nessuno che riesca ad astrarsi da questi fottuti bisogni terreni di apparire per aspirare a qualcosa di più grande e nobile!

Ecchechezzo!

Insomma sobillato a dovere e stufo di stare dietro la solita Audi di tre generazioni fa con il suo fumo nero chiedo tutta la potenza dei 62 KW e mi fiondo in un sorpasso in salita: la macchina spinge bene e devo dire che una ripresa così non ce l’anno le auto tradizionali, nemmeno con il miglior cambio automatico. E tu ragazza che ti aggiusti i fluenti capelli alla guida della tua utilitaria targata B, diretta all’aperitivo al lago, non saresti più trendy con una silenziosissima e pulitissima vetturetta elettrica?

Green is the new sexy, baby

A voler fare lo sborone ne risente sensibilmente il consumo peraltro come si può veder sotto.

A presto, per altre elettroavventure!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.