Fabrizio Pistoni – Elogio del limite – Libri 2013

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Se riuscite a digerire la scrittura tecno-pop di Pistoni vi si aprirà un mondo fatto di imagini oniriche.

pistoni-elogio-del-limiteFabrizio Pistoni l’avevo conosciuto nel 1998 alle selezioni del Camel Trophy in Val Visdende a Belluno, dove il sottoscritto, imberbe avventuriero, si era presentato assieme ad altri 39 italiani ed italiane.

C’erano guide alpine, istruttori di mille sport e discipline ed infine io, occhialuto laurendo in ingegneria con la testa piena di avventure e poche esperienze all’attivo.

Ci ero andato con Maurizio Doro, il quale era già un esploratore consumato, con i suoi viaggi e le sue videocassette in mostra; c’era Omar Oprandi con la allora fidanzata Bice Bones che mieteva successi nelle gare di scialpinismo.

Fabrizio si capiva subito che era di un’altra pasta; tranquillo e poco sbruffone ( al contrario di quelli che c’erano…) determinato e conscio delle proprie forze; infatti fu scelto assieme al bergamsco Miky Oprandi.

Il libro si fa leggere dagli amanti del genere, da quelli che soffrono in gare di mille discipline diverse con altrettanti avversari diversi, molto spesso amici o compari. Ha il pregio  di dar voce ai più reconditi pensieri che albergano nelle nostre menti, quando la fatica prende il sopravvento ed emergono sentimenti primordiali (“Mors tua vita mea”) che per fortuna incanaliamo in gare di questo tipo.

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