Moselekopf e Grosser Moseler – Scialpinismo 2019

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Ne è passata di neve sotto le nostre lamine… 14 anni esatti rispetto all’ultima volta che ero stato qui con Nicola. In mezzo non solo tanta neve, ma tante e tante esperienze che fortunatamente hanno riempito la mia vita. All’epoca baldanzoso e irriverente, oggi mi sento più riflessivo ma certo dei miei mezzi, senza aver perso la mia caustica ironia (altrimenti che ironelli sarei?)

Oggi sono qui con Bobo che fa finta di fare l’anziano ma si porta su con scioltezza i suoi ….ento kg i peso, zavorrati da sci e scarponi freeride alla rispettabile media di 500 m/h. E con Annabella, una ragazza posata degli anni ’50 (o di 50 anni, vedete voi) che scia da poco ma che ha un palmares di cime invidiabile; oltre a una forma fisica da atleta alla pari dei maschi. Secondo me si meriterebbe la cittadinanza altoatesina come le crucche stilose e griffate che popolano queste montagne; almeno lei i ramponi li mette su certe cime, non come quella di ieri e le due di oggi, impacciatissime in discesa. Se facessero i ramponi di un bel colore abbinabile agli scaproni li indosserebbero più spesso secondo me.

Dopo una digressione verso il Kleiner Moseler (che sarebbe una gita senza una ripellata?) ci ritroviamo in vetta; molto meno neve rispetto all’ultima volta ma la stessa sensazione di libertà tirando curve a 50 all’ora in ghiacciaio. Qausi troppo facile: ci meritiamo tutto questo bendiddio? Oggi è pure la giornata mondiale della Terra; a lei dedichiamo le nostre ultime curve.

Dal lago di Neves la processione di scialpinisti verso il Grosser Moseler

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