Cima d’Asta Ski Raid – Scialpinismo 2024

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Dopo tanti anni torno a fare una gara di scialpinismo vero, in ambiente; e la gara in questione è una di quelle iconiche del panorama trentino, quella che da 31 anni si svolge nella conca del Tesino attorno alla cima più alta del Lagorai. Qui un gruppo di volontari si prodiga una settimana intera a bonificare la traccia (soprattutto dopo le recenti copiose nevicate), e a organizzare una gara nel sempre più scarno panorama delle gare di scialpinismo vere; per di più per 60 euro gara, pranzo e un per gadget un paio di bastoncini da sci.

Cima d’asta è una montagna vera; l’ho salita più volte, partire da quel giorno d’estate con mio padre; poi tante volte con gli sci (mitica quella volta con bici e treno partendo da casa) oppure girandoci attorno con la bici; qui, qui e ancora qui); quest’anno invece che dal campeggio si parte da malga Tolvà, un po’ più su, circa 300 metri e 400 metri di dislivello a monte da raggiungere a piedi.

Con Martino a malga Tolvà

Partenza ritardata per evitare il ghiaccio sui traversi a salire alla bocchetta dei sassi e poi via, aa ciodo fin dall’inizio; molto bene in salita, faccio l’elastico tra la prima (la Cumerlato, già incontrata alla Vigolana Sky race) e la Moreschini, poi alla prima discesa scopro tutti i miei limiti; la neve non è certo delle migliori e allora tiro il freno, perdendo minuti preziosi. Mi riprendo in salita sul canale dei bassanesi e a piedi sulla cresta, ma oggi proprio in discesa sono un po’ bloccato. Sull’ultima faccio il cambio proprio con una delle ragazze in gara che mi rifila ben tre minuti nella discesa conclusiva, che affronto circospetto per salvare le gambe tra neve molla, buche, dossi e slalom tra i larici.

Bellissima gara comunque; chiudo 5° tra i master, ma con distacchi abissali!

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