Vermoi Spitze – Scialpinismo 2010

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Il ritorno della nomenklatura del NO WORK TEAM.

Preoccupata del nuovo che avanzava (vedasi l’altro giorno di SORRIDARIETA’ sono nuovamente scesi in campo i soci fondatori Bobo, KarlHeinz e Bonny.

Si aggiunge alla riunione anche il bel René che sarebbe ormai pensionato, ma si sa che in Italia  si pensiona uno per affibbiargli un’altra carega da qualche altra parte, che non si sa mai, può sempre tornare utile.

Mah! Lasciamo perdere queste tristezze; (nella realtà le cose in Italia sono anche peggiori ed in questi giorni si hanno evidenti segni di declino…), e parliamo di scialpinismo: siamo a metà marzo ormai e si può cominciare a a guardare in alto, verso le vette che superano i 3000. Stiamo uscendo da un lungo inverno molto burrascoso, ed abbiamo voglia di mattinate serene, con la neve gelata da mordere con i rampant la mattina ed un bel firn su cui scendere.

Via allora verso la Val Senales, destinazione Certosa; uno strano incontro ci fa temere il peggio: un vecchio ci ferma per la strada biascicando qualcosa a riguardo di Karthaus (il nome tedesco di certosa) con un fare  misterioso e quasi minaccioso; ci vengono in mente certi film dell’orrore dove c’è sempre un vecchio od una vecchia che avverte: “non andate lì! non salite quella montagna!”; di questi tempi infausti per lo scialpinismo ci fa venire un brivido lungo la schiena…..

Partiamo dai masi poco sopra Certosa; lunga stradina per entrare nella valle dove si apre un anfiteatro magnifico; al centro la malga di Pinalto che più che una malga sembra uno chalet da vip. Sorpassiamo i nostri tracciatori (NO WORK TEAM anche loro?) e via fino in vetta, con qualche apprensione per la neve che non sembra particolarmente bella; in cima un panorama fantastico sulla Val Venosta; di fronte a noi si insinua la Val Martello e tutta  la sua corona di cime.

Scendiamo  temendo il peggio, ma il vento ha lavorato sì ma ha anche risparmiato tratti su cui disegnare le nostre curve. Ci viene voglia di provare anche un’altra cima e ci dirigiamo “in direzione ostinata e contraria” come dice Bobo verso la Zerminig Spitze; la neve (“di rara bruttezza” avrà modo di dire Bonny) ci fa faticare parecchio e temere anche qualcosa; meno male che le pendenze sono lievi. Optiamo poi per una più facile Monte Cavallo, che comunque non raggiungiamo; un po’ stufi, un po’ stanchi dalla neve fonda giriamo i tacchi e via verso valle.

In discesa le sorprese non saranno finite; la sciata è accorta, perché la neve cede in maniera anomala; mi infilo in un buco a testa in giù ed assaporo ancora quella brutta sensazione di avere la testa nella neve e di aprire gli occhi nel bianco….. BRRRRR!

Evitiamo poi i pendii più infidi e poi di nuovo a Certosa, dove con soli 3 € dico TRE EURI si può mangiare una fetta di tiramisù delle dimensioni di una piastrella da cucina!!!

Le foto di Bonny

Vermoi Spitze GPX

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4 comments to “Vermoi Spitze – Scialpinismo 2010”
  1. ohi, penso che mi devo iscrivere al NO WORK TEAM, visto che sono ufficialmente disoccupato !!! dove si scarica il modulo ???

  2. nessun modulo … solo tanta applicazione e presenza attiva in varie discipline sportive e non … i galloni si guadagnano sul campo !!!!

  3. Ciao io l’ho fatta oggi la cima.
    Mi sapresti dire quanti km sono andata e ritorno visto che tu avevi il GPS…grazie!

    Andrea

  4. Ehilà Andrea,
    ben ritrovato, ci sei ancora?
    Chissà che tempo faceva ieri, la guardava dalla Val Venosta.. noi eravamo in Val Martello a battagliare con il vento.
    La traccia fino alla Vermoi è circa 10 km, una gara di fondo praticamente!

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