Dormito profondamente questa notte; il fresco ha conciliato il sonno, e la lontananza dai paesi ha evitato la sveglia alle 5 di mattina delle preghiere urlate dalle moschee dal {it:muezzin}
Partiamo subito su sterrato; ora la strada si fa impegnativa, attraversa valli abitate da piccoli paesini; saliamo fino ad un passo desolato e battuto dal vento, dove incrociamo alcuni fuoristrada che ci fanno tanto di complimenti, e poi la vista si apre spettacolare sulla valle; nel punto più panoramico ci sono gli immancabili venditori di souvenir; facciamo le prime esperienze con la contrattazione araba; mai desistere, sempre rilanciare al ribasso, poi far finta di andare via e tornare, fino a che il venditore stesso non ti prenda per la manica e ti dica in un mix di lingue: “Quanto vuoi tu dare per questo?”
Il cambio è 1 € 11 {it:dirham} e quindi bisogna stare attenti anche a questo; infatti tutti accettano anche € ma non monete (che non riescono a cambiare) ma facendo 1:10, chiaramente a loro vantaggio; compro dei fossili per mio padre ed alcune suppellettili per un totale di 50 € senza tanto forzare; non voglio esagerare e la mercanzia mi sembra bella e lavorata a lungo; quando mi rivolgo al tipo dicendo “C’est bon prix?” mi risponde fingendo di soffiarsi il naso con il mio bigliettone di 50€!!!! Mannaggia a te!!!! Quasi quasi me li riprendo ingrato che non sei altro!!!
Vabbeh! Riprendiamo il viaggio; le ragazze sono già partite e rimaniamo noi maschietti a goderci il tratto in discesa piuttosto sconnesso; ho la bella idea di sfidare i tre sardi con il mio cancello e quando sono impacciato sul tecnico me li vedo scorrazzare facilmente a fianco; diciamo che i 10 anni di progresso tecnologico della bici si vedono tutti e si fanno apprezzare! Più che la mancanza della forcella noto che le gomme e le ruote non tubeless fanno una gran differenza.
Poiché le macchine sono bloccata dai lavori sulla strada ci fermiamo a mangiare qualcosa in un piccolo ristorante lungo la strada; l’occasoine è buona per riparare la foratura allamia ruota anteriore; per fare troppo il brillante ho divelto la valvola…..
In dieci minuti ci preparano l’omelette marocchina da mangiare tutti assieme con un buonissimo pane, il tutto ovviamente con il caldo e dissetante thé verde alla menta, cui ormai siamo assuefatti.
§Ripartiamno e dopo alcuni km ci raggiungono le auto e vanno a preparare il pranzo; non avremmo proprio fame, ma visto che la sosta è su un invitante torrente al fresco……. e vai di {it:couscous}!
Gli utlimi km sono leggeri fino ad ait Ben Haddou, dove visitiamo l’antica città arroccata sopra al fiume; qui siamo già in un posto turistico e ci fermiamo in un bel albergo che dispone addirittura di una piccola piscina; una bella doccia dopo tanta polvere è proprio meritata!
Animitter Ait Ben Haddou GPX file