Cima delle Mandrie – Scialpinismo 2010

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La differenza tra l’Alto Adige ed il Trentino; qui a Bagni di Bresimo, l’Hotel Terme è chiuso; eppure partono almeno tre gite di scialpinismo  (Cima delle Mandrie, Cima Lainert, Cima Lac, per non parlare dell’aguzzo monte Pin che si vede da tutta la Val di non a salire)), numerosi itinerari con le ciaspole per raggiungere la Malga Bordolona.

Fossimo in Alto Adige sarebbe aperto tutto l’anno, come le malghe intorno, con la possibilità di scendere con le slitte.

Qui no; tutto chiuso; i paesi semivuoti, metà case rinnovate, altri splendidi masi quasi in rovina.

Poco male, ci arrangeremo; lasciamo l’auto  poco dopo l’hotel Terme a Bagni di Bresimo; si parte subito con gli sci, fa un certo effetto salire una strada c0n i paracarri che spuntano dalla neve; dopo poco infatti ci sorpassa una Panda 4X4 diretta a qualche malga.

La strada forestale è lunga e guadagna pochi metri seguendo l’alveo del torrente Barnes; finalmente intorno ai 1800 metri di quota tra le due vecchie malghe (Malgazza di sotto e Malgazza di sopra ora segnate solo sulle carte) cominciamo ad alzarci; seguiamo una traccia magistralmente disegnata dai nostri sconosciuti predecessori.

Salendo con la sagoma del monte Pin
Salendo con la sagoma del monte Pin
Piano Piano si intravede la cresta di salita; seguiamo fedelmente le tracce di salita che a interminabili zete raggiungono i primi salti di roccia della cresta; già che ci sono levo gli sci e metto i ramponi, non si sa mai.
Pochi metri  di facile cresta e siamo fuori al sole, sulla cresta che collega la Cima delle Mandrie alla Cima Lainert, dove si affollano parecchie persone, probabilmente le stesse viste al parcheggio di Bresimo.
Rimettiamo gli sci per percorrere la larga cresta fino in cima da cui
Cresta sommitale Cima delle Mandrie
Cresta sommitale Cima delle Mandrie

oggi si gode un bellissimo panorama; il Vioz è pieno di neve, e si vede la Vallenaia percorsa due anni fa.

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La discesa  avviene per il vallone che abbiamo intravisto a destra, peraltro consigliato dalla guida e percorso dai tracciatori in cui ormai riponiamo fiducia.
Ottima neve su pendenze comunque elevate; qualche tratto di crosticina non pregiudica l’ottima sciata.
Chiedo a Bonny di farmi due foto; non essendoci il maestro KarlHeinz mi tocca mettere la sequenza di sciata in neve polverosa; anche se la curva è a sinistra si intravede il perfetto parallelismo degli sci e la disposizione dei pesi al 50%…. che ne dici KarlHeinz?
Sì vabbeh!
Il braccio è sempre per la tangente… ma che vuoi….
Scialpinismo in polvere nelle Maddalene
Scialpinismo in polvere nelle Maddalene
Scialpinismo in polvere nelle Maddalene
Scialpinismo in polvere nelle Maddalene
 
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One comment to “Cima delle Mandrie – Scialpinismo 2010”
  1. …La cima delle Mandrie l’ho salita martedì scorso con un mio Amico, Luca. A parte il freddo una bellissima uscita, che per altro già conoscevo ma acconpagnarci per la prima volta qualcuno rende speciale anche la ripetizione. Condivido il tuo pensiero in confronto al vicino Alto Adige, abbiamo posti tanto belli ma al di la delle mele non sappiamo pensare ad altro….ma forse anche i desideri delle persone che abitano i luoghi son diverse, e diversi anche i bisogni…peccato, io continuo a coltivare i miei sogni, forse”inutili”ma tanto belli…e insegno a farlo anche ai miei figli.

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